Dopo le notizie degli sforamenti di Pm10 registrati dalla centralina del porto, l’Adsp sottolinea la possibilità di un confronto con il territorio. E sottolinea i passi finora compiuti in termini ambientali. Dal 1° settembre prossimo in vigore un nuovo programma di incentivi per chi utilizza tecnologie tese ad abbattere le emissioni in atmosfera. Torna in campo il progetto dell’elettrificazione delle banchine

CIVITAVECCHIA – Un confronto pubblico per approfondire tutte le tematiche ambientali, il percorso finora svolto ed i progetti futuri, al quale il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centro settentrionale ha assicurato la propria partecipazione, “considerata l’importanza della tematica ambientale – ha spiegato – da sempre alla base di tutte le azioni amministrative di questa AdSP”. È questa la proposta che arriva da Molo Vespucci, all’indomani delle notizie riguardanti lo sforamento di Pm10 registrato dalla centralina Civitavecchia porto ad inizio di agosto. Proprio i vertici dell’ente sottolineano che “le nuove Norme in materia, entrate in vigore nell’ultimo decennio, e l’evoluzione tecnologica del settore marittimo hanno consentito di ridurre l’impatto dei traffici portuali sulla qualità dell’aria degli ambiti portuali e peri-portuali di Civitavecchia, come certificato dalle serie storiche registrate da Arpa Lazio, e sono le basi su cui si fondano le prossime azioni che l’AdSP metterà in campo, recependo le sollecitazioni del cluster portuale e della città. Vista la rapida e variegata evoluzione tecnologica, e gli stimoli provenienti dalla società civile e delle istituzioni di Civitavecchia – hanno spiegato – l’Adsp darà pertanto anche spazio alla realizzazione, a cura e spesa di soggetti privati, della elettrificazione delle banchine assicurando in tal modo una positiva valutazione dei costi/benefici di tale tecnologia ed evitando quanto già accaduto in altri porti europei, dove gli impianti sono stati realizzati con fondi pubblici ma sono rimasti sotto-utilizzati mancando la domanda degli utenti”.

Molo Vespucci traccia quindi un quadro di quanto avvenuto negli ultimi anni. “La quasi totalità delle navi che scalano il porto di Civitavecchia – hanno ricordato – rispettano le morme in materia di emissioni in atmosfera (e quelle che non le rispettano vengano sanzionate dai competenti Enti), ed in alcuni casi rilasciano in atmosfera sostanze in quantità inferiore a quella permessa. Dagli anni ’90 la qualità dei combustibili marini è decisamente migliorata (basti pensare che il tenore di zolfo si è ridotto dal 4.5%, allo 0,1% per la sosta in banchina a partire dal 1° gennaio 2010 ed allo 0.5% per la navigazione a partire dal 1 gennaio 2020 e viene costantemente monitorata dalla Capitaneria di Porto”.

Nel 2017 l’Authority ha promosso un programma di incentivi teso a premiare le navi che utilizzano tecnologie e pratiche da cui derivano emissioni in atmosfera inferiori a quelle ammesse dalla normativa vigente, anche attraverso la sottoscrizione di accordi volontari, come il Civitavecchia Blue Agreement, “in base al quale – hanno sottolineato – alcuni armatori che scalano il porto di Civitavecchia si sono impegnati ad utilizzare combustibile a 0.1% di tenore di zolfo già nella fase di avvicinamento al porto. Tutte le iniziative intraprese dall’Ente sono state supportate da una analisi costi/benefici che ha riguardato anche l’installazione di collegamenti elettrici in banchina. Seguendo le procedure emanate dalla Commissione Europea e dal Governo italiano, l’Adsp promuove la realizzazione, a cura e spesa di soggetti privati di tali impianti, favorendo la concessione di banchine a soggetti privati che si impegnano a realizzare ed usare, a loro cura e spesa, l’elettrificazione di tali banchine (Decreto Presidenziale n.254/2018) e riducendo i costi operativi connessi all’uso di tali impianti attraverso una scontistica applicata al servizio di raccolta rifiuti bordo nave, recependo le recenti indicazioni della Commissione Europea (Decreto Presidenziale 226/2019). Con tale recente Decreto – hanno concluso da Molo Vespucci – l’AdSP ha così varato un nuovo programma di incentivi, che entrerà in vigore il 1° settembre, teso a diversificare ed estendere la platea dei soggetti beneficiari degli incentivi e le relative tecnologie “green” impiegate dagli armatori, erogati dall’Ente e coperti con fondi del bilancio dell’AdSP”.

Fonte Civonline

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