Di seguito il testo integrale dell’interrogazione sull’inceneritore di Civitavecchia presentata al Ministro della Difesa Mauro dalla deputata del M5S Marta Grande.
“Il giorno 16 settembre ho presentato al ministro della difesa Mauro questa interrogazione in cui si chiede se e come verrà realizzato il cosiddetto inceneritore (tecnicamente ossidatore termico) presso il Centro Tecnico Logistico Interforze NBC, meglio noto a Civitavecchia come “centro chimico”.
Sulla base delle risposte, poi, ci muoveremo di conseguenza.
Civitavecchia, sulla base di studi scientifici dettagliati, risulta essere, in Italia, tra le città in assoluto più colpite da problemi ambientali.
La Valutazione epidemiologica delle stato di salute dei cittadini residenti nei comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella redatto dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale risalente a Febbraio 2012 (nel quale si riportano i dati relativi allo stato di salute della popolazione Civitavecchiese e di quella del restante comprensorio tra 01/02/06 e il 31/12/10), dimostra chiaramente quanto i territori interessati registrino un eccesso di rischio di tumori maligni sia per la popolazione maschile che femminile soprattutto nel comune di Civitavecchia (specificatamente tumore al polmone, pleura e fegato per gli uomini e tumore al rene, malattie dell’apparato genito-urinario per le donne) e che per ambo i sessi si osserva un allarmante aumento di mortalità per infezioni acute alle vie respiratorie.
Considerato che:
Civitavecchia risulta essere stata già fin troppo danneggiata dal punto di vista ambientale per la presenza di impianti di proprietà di “Enel SPA” di recente riconvertiti a carbone e dal continuo traffico di navi da crociera, che hanno innescato, nel tempo, reiterati contrasti con i gruppi ambientalisti locali in virtù di un costante peggioramento della qualità dell’aria. Non da ultimo va sottolineata la presenza di acque potabili con valori arsenicali assai elevati.
Tutti questi elementi contribuiscono a definire con chiarezza un quadro da cui emerge la realtà di un territorio fortemente compromesso, con conseguenze disastrose per la salute della popolazione della città e delle aree limitrofe.
Si chiede:
– se sia previsto, ai fini della attuazione delle disposizioni contemplate dalla Convenzione di Parigi del 1993, che, presso il Centro Tecnico Logistico Interforze NBC di Civitavecchia, venga costruito un Ossidatore Termico configurabile di fatto come un Inceneritore di armi chimiche il quale, a seguito di processo termico, pur in presenza di filtri, emetta nell’atmosfera fumi e prodotti gassosi conseguenti;
– se il suddetto impianto sostituisca in tutto od in parte quelli attualmente in funzione oppure di converso ne costituisca una integrazione;
– quali siano le motivazioni che hanno originato l’eventuale acquisizione;
– se la tecnologia adottata sia quella più avanzata reperibile sul mercato nazionale/internazionale e se esistano al mondo impianti simili già installati ed ampiamente testati;
– se il supposto impianto garantirà (e con quali dispositivi) che le emissioni nell’atmosfera ed eventualmente nel terreno e nelle acque siano completamente esenti da rischi per i lavoratori coinvolti nel processo e per le popolazioni delle aree urbane circostanti (Civitavecchia, Allumiere, Tolfa, Santa Marinella,Tarquinia ecc);
– se é stata/sarà redatta una analisi dei rischi ed un piano delle emergenze;
-se é previsto un programma di smaltimento degli attuali impianti esistenti e quale sarebbe, in questo caso, la durata dello stesso;
– si chiede inoltre di fornire elementi sostanziali che, vista la gravissima situazione economica del paese, motivino dettagliatamente e giustifichino i costi che verranno sostenuti dalla Pubblica Amministrazione”.