Grande successo per le presenze e l’ambientazione.

Si è svolta con grande partecipazione di pubblico l’inaugurazione della nuova area della Necropoli dell’Osteria al parco archeologico e naturalistico di Vulci. L’amministrazione comunale, la Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale e la Regione Lazio, hanno aperto al pubblico una delle più suggestive aree di sepoltura della città etrusca, completamente rivalorizzata grazie ai fondi strutturali europei Por-Fesr Lazio 2007-2013. Il nuovo percorso, fruibile anche a persone con ridotta capacità motoria, conduce alle sepolture  principesche all’interno delle quali sono stati rinvenuti importanti reperti di grande pregio: le mani d’argento e una scultura che raffigura una Sfinge. L’evento, introdotto dai sindaci di Montalto e Canino, Sergio Caci e Mauro Pucci, ha visto gli interventi della Soprintendente Alfonsina Russo, per la Fondazione Vulci il neo presidente Carmelo Messina e il direttore Alessandro Fiordomi, per la Regione Lazio il direttore generale dell’assessorato cultura e politiche giovanili Miriam Cipriani. La giornata inaugurale è stata l’occasione per far conoscere il nuovo percorso attrezzato che consente, anche nelle ore notturne, una piacevole ed emozionante visita di ipogei vulcenti celebri per aver restituito testimonianza dei fasti delle antiche aristocrazie locali. A conclusione del pomeriggio, un concerto a cura di Roma Sinfonietta dal titolo “Bagliori di Tango e Cinema” ha deliziato i presenti.

“Come sempre – dichiara il sindaco Caci – grazie alla sinergia fra gli enti coinvolti, abbiamo aperto un’area di notevole importanza culturale. Un buon esempio di utilizzo dei fondi europei. Ringrazio l’assessore alla cultura Eleonora Sacconi, per aver collaborato in maniera egregia con la Regione Lazio e la Soprintendenza e l’assessore alle partecipate Marco La Monica per la parte amministrativa della Fondazione Vulci “.

Inoltre, primo maggio prossimo sarà di nuovo fruibile al pubblico il ponte dell’Abbadia, oggetto di recupero a seguito dell’alluvione del 2012. A metà giugno verrà invece aperto ai visitatori il museo nazionale archeologico del castello dell’Abbadia, dopo un’accurato restyling delle sale mostre.

 

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