“Il presidente dell’università Agraria Daniele De Paolis, festante il giorno della sua elezione insieme a famosi personaggi politici della nostra città, ha gettato la maschera e dimostrato la musa ispiratrice delle sue azioni: l’opposizione politica più becera.

Replico quindi alle sue dichiarazioni, visto che contengono una lunga serie di inesattezze.

E’ falso che non ci fosse alcun accordo fra di noi: in ossequio al principio della leale collaborazione tra enti era previsto che all’approvazione da parte del CDA dell’agraria della delibera su Parco della Resistenza, con uno scambio di lettere avremmo concordato che il Comune avrebbe potuto iniziare i lavori e contemporaneamente nominare il perito, ottenere la perizia e liquidare il dovuto. Procedimento che avrebbe fatto risparmiare tempo sui lavori e consentito alla cittadinanza di usufruire quanto prima del parco sistemato. Cosa che evidentemente all’Agraria non interessa.

Per quanto riguarda la convenzione generale, sempre nei nostri incontri si era pattuito di arrivare ad una convenzione in cui il Comune avrebbe avuto voce in capitolo su come andassero spesi i soldi che l’Agraria incassava dal Comune stesso per le sdemanializzazioni e le liquidazioni da privato gravato di terreni del Comune. Questo perchè l’Agraria è obbligata ad usare questi fondi per il mantenimento del suo patrimonio ma, dato che risulta evidentemente ridicolo che la collettività paghi se stessa perchè qualcun altro decida cosa fare con quei soldi, decidemmo di lavorare ad un accordo.

Va però precisato che “ogni operazione di trasformazione urbanistica è subordinata alla sdemanializzazione o alla liquidazione dei predetti usi, pena l’annullamento degli atti compiuti in violazione delle leggi vigenti”. Nè sul Parco della Resistenza nè sulle rotatorie si sta procedendo ad operazioni di trasformazione urbanistica quindi risulta incomprensibile il perchè la Regione e l’Agraria pretendono la gabella dal Comune, ossia dalla collettività.

Sono inoltre completamente in disaccordo con il sig. De Paolis quando afferma che l’Agraria vorrebbe affrontare complessivamente tutte le questioni e non prese singolarmente. Vorrebbe il presidente che questa amministrazione risolva tutti i problemi connessi agli usi civici del Comune, stando fermi fino a quel giorno? Dovremmo pagare tutto, a prescindere che interessi aree in cui sono previsti interventi o trasformazioni urbanistiche? Lo ritengo assurdo.

Per quanto riguarda i dubbi sollevati sui diritti di superficie, questi aspetti non sono mai stati sollevati in riunione alla mia presenza perchè di fronte alle acclarate e ripetute prese in giro, ho lasciato la riunione in oggetto lasciandola continuare alla parte tecnica.

Io mi ritengo un serio uomo delle istituzioni e parto sempre dal presupposto che i miei interlocutori applichino, come me, la leale collaborazione fra enti nell’interesse della collettività, a prescindere dal colore politico della provenienza. Dopo 3 anni e mezzo di mandato devo purtroppo constatare che ciò avviene assai raramente”.

Lo ha dichiarato  Antonio Cozzolino Sindaco di Civitavecchia

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