FUSIONE tra Civitavecchia Infrastrutture (arricchita da 178 appartamenti che il Comune ha trasferito al suo interno) e Hcs così da creare Civitavecchia Servizi. Liquidazione di Città Pulita e Argo (che, come purtroppo confermato, andranno a chiudere entrambe mese i bilanci in rosso a fine mese). E infine, la creazione di due nuovi rami d’azienda le cui quote saranno affidate all’80% a privati. Su questa proposta, la giunta ha trovato finalmente la quadratura del cerchio, a margine dell’ennesima, infuocata assemblea con i dipendenti, infuocata soprattutto per l’atteggiamento di boicottaggio dei sindacati. E’ pur vero che la ricollocazione di non pochi dipendenti, ivi compreso il pensionamento per alcuni di loro e il recupero di alcune forze lavoro da parete del Comune, ha reso comunque più dorata la pillola. Ma è anche vero che a livello politico finalmente si è sbloccata una situazione che aveva fatto registrare, ormai da mesi, un severo braccio di ferro tra la linea del sindaco e quella di Sinistra Ecologia Libertà, che rischiava di lasciare la situazione in un preoccupante limbo. A quanto pare, insomma, quel passo indietro, segno di responsabilità chiesto dal sindaco e da numerosi settori della maggioranza, è stato fatto. La giunta ha approvato il piano e dato un segnale forte, che ora evidentemente si dovrà tradurre in fatti concreti. E’ pur vero, soprattutto, che la ricapitalizzazione resa possibile dalla disponibilità di 178 tra appartamenti e unità immobiliari della società Civitavecchia Infrastrutture rappresenta una base finalmente solida. Il grado di coinvolgimento annunciato dal sindaco Tidei di due enti esterni al Comune, come Autorità Portuale e Fondazione Cariciv, dovrebbe invece essere l’asso nella manica per convincere i più riottosi alla vendita di quote.
A questo punto, i problemi potrebbero spostarsi dal piano politico, che ha ormai trovato la giusta sintesi, a quello sindacale. La Cgil ha sparato praticamente palle incatenate fino all’altro giorno, il segretario Caiazza ha fatto intendere di voler portare la vertenza ad un livello regionale, attivare i fondi per il Bosco Enel e dare così una boccata d’ossigeno alla situazione. Questa settimana potrà in effetti dirci molte cose. Una data spartiacque è quella del 22 aprile: lunedì prossimo i sindacati confederali, insieme a Ugl e Usb, proclameranno una giornata di sciopero. La tensione insomma resta, ma intanto si è spostata da Palazzo del Pincio. Là, al Comune, ora c’è identità d’intenti. Ed è una novità non da poco.