Il Gruppo consiliare Pd interviene sull’emergenza incendi

“Abbiamo letto del rinnovato impegno degli organismi preposti per l’eliminazione delle sterpaglie che favoriscono il propagarsi di quei pericolosissimi incendi che già, in questa estate rovente, hanno messo a dura prova il nostro comprensorio.

Se questo è avvenuto anche grazie all’interrogazione che abbiamo portato all’attenzione dell’ultimo Consiglio Comunale, bene. Se così non fosse, bene lo stesso perché l’importante è non abbassare la guardia fin quando tutti gli elementi climatici che favoriscono i roghi non si siano attenuati.

Sono ancora presenti, tuttavia, zone incolte o terreni marginali alle vie di comunicazione più periferiche, dove le erbacce secche sono alte e rappresentano un pericoloso innesco per i focolai. Le aree di proprietà comunale dovrebbero ovviamente essere d’esempio per i privati possessori di terreni prossimi alle abitazioni e rinnoviamo al Sindaco l’invito a monitorare la situazione.

Per sensibilizzare la cittadinanza vale la pena ricordare l’ordinanza sindacale che recita:

a) perimetrazione con solchi di aratro per una fascia di almeno 5 metri (oppure 10 metri se adiacenti a linee ferroviarie) e sgombero da covoni di grano e/o da altro materiale combustibile di:
terreni su cui si trovano stoppie e/o altro materiale vegetale erbaceo e/o arbustivo facilmente infiammabile che siano confinanti con boschi e/o vie di transito;
terreni coltivati a cereali dopo il raccolto;
terreni incolti;
b) l’effettuazione regolare delle operazioni di sfalcio di terreni e giardini privati;
c) ripulitura dalla vegetazione erbacea e/o arbustiva delle aree boscate confinanti con strade ed altre vie di transito per una profondità di almeno 5 metri;
d) ripulitura da parte degli Enti interessati (ANAS, FF.SS., Consorzi di Bonifica, Comandi Militari, Amministrazione di Roma Area Città Metropolitana e comunali, ecc.) della vegetazione erbacea e/o arbustiva (fatta eccezione per le specie protette) presente lungo fossi, canali, scarpate stradali, autostradali e ferroviarie, nel rispetto delle norme vigenti, compreso il Codice della Strada;
e) graduale conversione a fustaia della porzione perimetrale dei boschi cedui confinanti con strade, per una fascia di almeno 10/20 metri di profondità (in quanto la forma di governo a fustaia diminuisce il rischio di propagazione di incendi rispetto ai boschi governati a ceduo). I proprietari ed i possessori a qualsiasi titolo di terreni ricadenti in tutte le predette fattispecie saranno ritenuti responsabili dei danni che si verificassero per loro negligenza o per l’inosservanza delle prescrizioni impartite.

Da ultimo, ma non meno importante, nell’interrogazione di qualche giorno fa abbiamo sollecitato il comune a rendere più tempestivo il ricorso alla pulizia e alla bonifica “in danno” degli appezzamenti di proprietari inadempienti alle suddette norme di sicurezza. Si tratta di comprendere che la posta in gioco è elevatissima e che la prevenzione potrebbe anche salvare delle vite umane”.
Comunicato del gruppo consiliare del Partito Democratico