(Terza Parte)

Nel caso si venga incriminati di abusivismo edilizio, senza permesso a costruire o in totale difformità dal progetto
approvato, qualora le opere non siano sanabili, oltre alla previsione della demolizione, disposta per mezzo di
apposito provvedimento del dirigente del servizio edilizio, queste possono anche essere acquisite gratuitamente
al patrimonio comunale, compresa l’area su cui insiste il manufatto, che non può comunque essere superiore a dieci
volte la complessiva superficie utile abusivamente costruita. Insomma, come sempre c’è gente che si accolla un
mutuo per comperarsi onestamente una casa, s’impegna per una vita ed a volte i figli debbono proseguire negli
impegni di pagamento dei mutui accesi dai genitori, e ci sono i tanti soliti furbetti di turno, che in barba alle leggi,
oltre ad evadere tributi, costruiscono in molti casi, in zone ove non è possibile farlo, a distruggere un territorio,
ormai peraltro per molti altri aspetti, da tanti anni già compromesso.
Inutile dire, che come in parecchi casi, l’omertà, propria specialmente di alcune zone d’Italia, non serve a nulla, se
non a favorire gli illeciti e le azioni criminali, perché anche in questo caso, di questo si tratta, consentendo loro di
danneggiare il territorio che ci circonda che è anche nostro, e costringendo al contempo gli onesti, a pagare anche le
loro evasioni tributarie, poiché, naturalmente, quando qualcuno non paga, come ad esempio in un condominio,
per far quadrare i conti, gli altri condomini, che lo vogliano oppure no, debbono farsi carico dei morosi mettendosi le
mani in tasca. Poi, c’è la grande speculazione edilizia, ci sono le mafie, che anche dell’abusivismo edilizio, unitamente ai proventi della droga e della prostituzione, ne fanno una delle loro maggiori fonti illecite di guadagno, necessarie
anche al riciclaggio di denaro sporco, utilizzando ditte fantasma, come fossero scatole cinesi, che spariscono al
primo “abbaio di cane” e che utilizzano manovalanza in “nero” e quasi sempre senza adottare il minimo delle cautele
previste per la sicurezza sul lavoro, utilizzando al contempo materiali scadenti e comunque non conformi. Conglomerati cementati ed in calcestruzzo, con impasti che non presentano le giuste percentuali dei loro componenti,
abbondando in genere in quella della sabbia, che ha un minor costo, in difetto di quella relativa al cemento, con le
conseguenze che sembra stiano emergendo anche nelle case andate giù nell’ultimo terremoto che ha colpito la zona
di Amatrice.

(Segue nel prossimo numero)

 

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