Dal direttivo di Sel di Civitavecchia riceviamo e pubblichiamo. “In un partecipato Direttivo di Sinistra Ecologia Libertà è stata esaminata complessivamente la vicenda Hcs e tutti i risvolti ad essa connessi, in primo luogo la Tia straordinaria che sta creando giustificati e previsti malumori fra i cittadini di Civitavecchia. Meritando la situazione HCS un approfondimento specifico , per il momento ci limitiamo a comunicare che è stato deciso che Lunedì il nostro Capo gruppo in Consiglio , depositerà la richiesta di convocazione di una commissione bilancio non stop allargata ai sindacati, ai Presidenti delle società partecipate, agli assessori competenti e ai liquidatori della società: in quella sede si avrà modo di prendere tutti finalmente atto della realtà e di assumere ognuno le proprie responsabilità, anche in ordine a ciò che è stato fatto e a quello che si dovrà fare. Un tavolo istituzionale aperto, trasparente, quanto mai necessario, nel quale nessuno potrà più nascondersi e dal quale dovranno emergere le vere posizioni, anche sulla possibile ipotesi di vendita. E’ stato deliberato , previa l’acquisizione di pareri legali , di costituirci come partito, parte civile in tutte le sedi, in ordine allo sfascio attuale delle partecipate e di procedere ad eventuali denunce e/o esposti agli organi amministrativi giudiziari contro i responsabili della situazione data. Sul punto della TIA straordinaria , riteniamo invece necessaria un’operazione verità non ultimo per fare la dovuta chiarezza nei confronti dei cittadini, anche per spazzare via alcune infami strumentalizzazioni purtroppo ascoltate in queste ore. Quando il consiglio Comunale deliberò a Dicembre scorso la tassa, era ben consapevole che al momento dell’emissione delle bollette ci sarebbe stato malcontento ed era noto a tutti gli addetti ai lavori, compresi coloro che ora vergognosamente si uniscono al coro di proteste, l’obbligo di Legge di dover ripianare e di doverlo fare esclusivamente in questo modo, i 4 milioni di euro di crediti considerati inesigibili e quindi svalutati risalenti al 2002. Soprattutto sapevano di doverlo fare in quel momento, in quanto la società HCS posta da poco in liquidazione aveva l’indifferibile necessità di anticipare la liquidità indispensabile per i pagamenti in scadenza, compresi gli stipendi dei lavoratori. Noi di SEL avevamo pensato anche all’astensione, che ci avrebbe consentito pilatescamente di non assumercene la responsabilità politica , ma è prevalso il senso di responsabilità che ormai fa del nostro partito una forza di governo che sa assumere gli oneri conseguenti. La posta in gioco era altissima: il pagamento degli stipendi non solo di Dicembre ma probabilmente tutti quelli futuri e il fallimento immediato dell’intero sistema delle partecipate prima ancora di aver tentato l’azione di risanamento. Insistiamo su questo punto perché vorremmo che fosse definitivamente chiaro a tutti: lavoratori, sindacati, movimenti dei consumatori e adesso anche alla città. La delibera sulla TIA è stata presa in quanto obbligo ineludibile derivante dalla Legge e per la cognizione del fallimento immediato di HCS in caso della sua non adozione, con ripercussioni sull’Amministrazione Comunale, in quanto socio unico, di tutte le responsabilità e sui cittadini delle conseguenze. Per compensare quella decisione che sapevamo iniqua ma costrittiva , abbiamo preteso che il Consiglio assumesse un impegno vincolante di fronte alla Città, presentando un ordine del giorno, poi votato, che si sostanzia in 4 punti principali: possibilità di rateizzare la somma relativa alla TIA; stanziamento da parte del Comune di una posta per venire incontro alle famiglie più disagiate; impegno a perseguire comunque gli evasori per recuperare i 4 milioni di crediti considerati inesigibili i e quindi procedere ugualmente al loro recupero; restituzione ai cittadini delle somme pagate, sotto forma di sconti sulle bollette future, mano a mano che tali risorse rientrano nelle casse comunali. Il programma di tali impegni è finora rispettato, compresa l’azione di recupero attraverso il sensibile miglioramento anche della capacità di riscossione e sarà evaso anche l’impegno, peraltro ribadito ieri dal Sindaco, di restituire al più presto ai cittadini i soldi versati oggi. L’unico elemento di criticità, che imbarazza anche noi e ci indigna notevolmente, è l’ammontare degli importi delle bollette TIA, ben superiori ai 60 70 euro di media proclamati al momento del varo del provvedimento e non essendo specialisti nel settore specifico , ci siamo affidati alle stime e a quanto dichiarato dai tecnici finanziari del Comune. Nel rivendicare la decisione assunta nel Dicembre 2012 esclusivamente per la sua ineludibilità, nel chiedere scusa alla città comunichiamo che i nostri istituzionali e il partito tutto, sono ben determinati ad individuare le responsabilità di queste comunicazioni non rispondenti alla realtà dei fatti, per chiederne pesantemente conto circa le motivazioni che hanno ispirato tale atteggiamento. Infine una parola a quanti hanno in animo di intraprendere una class action e a coloro che invitano a non pagare: a parte la scarsa consistenza di presupposti e la dubbia moralità contenuta nell’invito a non pagare le tasse, vorremmo ricordare che gli importi sono stati anticipati dalle banche per conto del Comune e se le anticipazioni non rientrassero conseguentemente alla ipotizzata class action si determinerà un buco nel bilancio comunale che, sommato al taglio dei trasferimenti, al venir meno delle risorse straordinarie provenienti dall’Enel, ai cambiamenti negativi per gli Enti locali derivanti dalla Spending Rewiev e alla situazione drammatica di HCS, potrebbe essere letale e causare il dissesto finanziario del Comune stesso e, agli attuali, si aggiungerebbero davvero i guai seri”.

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