Le nuove misure che verranno adottate dall’Amministrazione riguardano l’aumento delle tasse, un piano triennale per le opere pubbliche e la valorizzazione degli immobili.
Nel dettaglio, per l’aliquota Imu, confermato il 5,5 per 1.000 per la prima casa nella categoria lusso e il 10,6 per 1.000 per terreni agricoli, aree fabbricabili ed altri immobili, entrambe già al massimo, mentre cala dal 9 al 7,6 per 1.000 la prima casa in locazione con canone concordato. Il gettito previsto per il 2015 è di 15.770 milioni di euro.
Aliquota Tasi: confermato lo 0,5 per 1.000 per la prima casa nella categoria lusso e lo 0,8 per mille per fabbricati che producono energia elettrica con fonti rinnovabili, aumenta dal 2 al 2,5 per 1000 la prima casa che non rientra nella categoria lusso. Il gettito previsto per il 2015 è di 5,248 milioni di euro.
Tari: via libera per applicare i parametri contenuti nel decreto del 1999 e finora non utilizzato. Rispetto alla divisione del 50% tra utenze domestiche e non domestiche, ora si passa ad una divisione del 45% per le non domestiche, che incidono per il 10% sul totale, e del 55% per le domestiche. Nello specifico delle utenze domestiche, prendendo ad esempio un nucleo famigliare composto da 4 persone, la quota fissa passa da 2,33 a 2,52 euro per metro quadrato e la quota variabile passa da 190,28 a 220,91 euro per metro quadrato. Un nucleo famigliare formato da una coppia, invece, registra il passaggio della quota fissa da 2,00 a 2,16 euro per metro quadrato e della quota variabile da 117,10 a 140, 58 euro per metro quadrato. L’aumento medio è di 12-13%. Per quanto riguarda invece le utenze non domestiche, aumenti per bar (2,22%) e supermercati, riduzioni invece per uffici e studi professionali (24%), alberghi senza ristoranti (6%) e ristoranti (2%). Con un emendamento presentato dalla maggioranza, nato dalle richieste avanzate dalle associazioni dei consumatori nel recente incontro con l’amministrazione comunale, è stata introdotta una rateizzazione per il pagamento della Tari.