Da Sandro Ciocci, coordinatore del movimento “Fermiamo lo scempio” riceviamo e pubblichiamo. “Sono molteplici ed insistenti le richieste di un intervento serio che sappia tutelare il futuro urbanistico della città in cui viviamo, ma nonostante da piu’ parti si contesti il profilo che l’Ammnistrazione Tidei ha assunto sulle politiche abitative, sulla mobilita’ sulla gestione del patrimonio e delle aree pubbliche, sulla qualità dei servizi alla persona, sulla gestione dei rifiuti e dell’ambiente, questa giunta va avanti imperterrita continuando a sostenere le ragioni del mattone e della rendita, della finanza e del malaffare. Intanto la precarietà aumenta, l’insicurezza governa la città ed in ogni quartiere si addensano progetti carichi di nuovo cemento e di oneri concessori utili a ripianare le casse in rosso dell’amministrazione. Di questo passo milioni di metri quadrati di territorio stanno per essereassaliti in nome di una edilizia vorace ed inutile. Deroghe peggiorative ad un piano regolatore gia’ munifico con i costruttori, cambi destinazioni d’uso funzionali alla speculazione piu’ vergognosa, premi di cubatura legati all’abbattimento e alla ricostruzione di edifici privati, facilitazioni nelle procedure che autorizzano nuovi insediamenti edilizi. Dunque nessuna discontinuità tra Moscherini e Tidei, continuano a governare i Caltagirone i Mezzaroma ed altri piu’ o meno potenti.Una citta’ consegnata in mano ai signori delle gru, pronti gia’ con gli assegni in mano per la prossima campagna elettorale.Chi offre di più ?
Riprendiamoci la città con un’idea di riuso che fermi ogni ulteriore consumo di suolo e punti ad utilzzare quello che esiste.A partire da tutti quegli alloggi vuoti che nessuno potrà acquistare, passando per la tutela degli inquilini alle prese con le dismissioni e con gli aumenti d’affitto, dei cosiddetti occupati senza titolo, dei nuclei a rischio di sfratto per morosita’ incolpevole, di coloro che costretti ad acquistare da un mercato drogato sono oggi alle prese con mutui insostenibili per case che stanno anche perdendo il loro valore. Con la nostra iniziativa con il motto ” Fermiamo lo Scempio ” lanciamo un appello alla citta’ per impedire che il patrimonio pubblico venga svenduto, che la mobilta’ venga peggiorata e che la qualita’ della vita si degradi ancor di piu’, perdendo altro verde riappropriamoci del diritto alla citta’,
appropriamoci di una sovranità decisionale negata e spesso annegata dentro processi partecipativi fasulli”.