Continua il botta e risposta tra il Codacons e il MDC.
“Potremmo abbassarci ai livelli di Mdc e rispondere che spesso le sorelle dei politici sono più indipendenti dei cugini dei politici che lavorano presso tale associazione, ma preferiamo elevare il confronto e replicare con fatti concreti – spiega il Codacons – Noi, e come noi tanti cittadini che in questi giorni hanno letto le polemiche sollevate sulla stampa locale dal Movimento Difesa del Cittadino, non possono non chiedersi dove fosse Mdc quando il Codacons lottava in tribunale contro la centrale di Torrevaldaliga o per impedire la realizzazione dell’autostrada Livorno-Civitavecchia. E ancora, dove si fossero cacciati i responsabili del Movimento quando la nostra associazione era impegnata a difendere il territorio di Civitavecchia, la flora e la fauna della zona e i cittadini residenti. Forse Mdc era troppo impegnata ad inventare azioni “improbabili” o ottenere firme dai cittadini e non ha potuto né affiancare il Codacons in queste importanti battaglie, né accorgersi che per anni la sede di Civitavecchia dell’associazione è stata gestita da un avvocato capace e competente come Enrico Veneruso – prosegue il Codacons – Non essendo abituati ad ingoiare il rospo, abbiamo così deciso di rispondere alle pesanti accuse di Mdc, ma a partire da oggi, ritenendo poco utile alimentare una polemica che sembra avere come unico scopo quello di sfruttare il Codacons per ottenere un po’ di visibilità mediatica, ignoreremo completamente gli attacchi strumentali di Mdc, e proseguiremo nelle nostre azioni a tutela dei cittadini di Civitavecchia”.