Invitiamo calorosamente il collega di Tarquinia, Alessandro Giulivi, a rivedere la posizione che ha assunto. In questo momento il nostro territorio comune si trova ad essere un soggetto indicato come modello, per la sua scelta chiara e fortemente improntata all’autosufficienza e all’indipendenza proprio da quei poteri sovracomunali che tanto spesso hanno calato dall’alto le loro decisioni sulle nostre popolazioni.
Abbiamo la possibilità di realizzare un sistema di smaltimento di nostra scelta, con impianti realizzati con fondi regionali e di proprietà interamente pubblica, che possano lavorare esclusivamente i rifiuti prodotti nei nostri Comuni.
Forti dell’espressione dei nostri Consigli comunali, abbiamo peraltro già sgombrato il campo da ogni possibilità di incenerimento di rifiuti sul nostro territorio, e se serve torneremo a farlo con ancora maggiore fermezza, anche perché la Regione Lazio di Nicola Zingaretti da un lato e il segretario della Lega Matteo Salvini dall’altro hanno ugualmente detto no a tale ipotesi scellerata per l’area di Civitavecchia e dintorni.
Siamo certi che anche Tarquinia farà squadra in questo progetto che non solo poterà il comprensorio di un suo sistema di smaltimento, ma lo metterà al riparo dal pericolo che qualcuno possa tornare ad utilizzarlo come soluzione ai propri problemi.
I Sindaci del comprensorio Pasquini (Allumiere), Tedesco (Civitavecchia), Bruni (Manziana), Testa (Monte Romano), Tidei (Santa Marinella), Landi (Tolfa). 
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