I SERIAL KILLER. SEAN LANNON (1^ parte)

Prima di entrare nel vivo della vicenda, è bene dire che ci troviamo ancora nelle fasi dibattimentali del primo processo, anche se in America, il processo penale, pur prevedendo tre gradi di giudizio come in Italia, è totalmente diverso ed a tal proposito, per meglio comprendere il caso in analisi, ritengo opportuno fornirne alcuni più che sintetici cenni.

Il primo grado è costituito dalla Trail Court, che se riconosce colpevole l’imputato, lo stesso viene immediatamente trasferito in carcere.

Il secondo grado è costituito dall’Appellante Court, alla quale dal carcere il detenuto può appellarsi, chiedendo un secondo processo.

Mentre la Supreme Court, costituisce il terzo grado, che però non prende in considerazione i casi dei singoli cittadini, ma solo questioni di interesse comune concernenti i diritti civili, di voto, degli omosessuali, ecc.

In base alla gravità, abbiamo poi quattro fattispecie di omicidio, che vedono al primo posto, il Murder in the first degree, l’omicidio di primo grado, in quanto commesso con volontà e premeditazione e per il quale, negli stati ove questo è ancora vigente, è prevista anche la pena di morte.

Per concludere sempre molto velocemente, abbiamo poi il sistema delle cauzioni, il cui importo viene stabilito di volta in volta dal giudice e che consente al detenuto di attendere il processo fuori dal carcere, ma che non viene fissata per i casi considerati molto gravi, come quello che andremo ad esaminare, e laddove è presumibile con buona certezza, la fuga all’estero dell’imputato o l’inquinamento delle prove.

Eccoci alla storia che tuttavia, potrebbe avere ancora risvolti e per questo vedere colpi di scena inaspettati, poiché ad oggi, non ancora definitivamente conclusa.

Siamo all’inizio del mese di marzo del 2021 e più esattamente al giorno 5, quando vengono ritrovati quattro cadaveri all’interno di un veicolo in sosta in un parcheggio dell’aeroporto internazionale Sunport di Albuquerque, tre dei quali, secondo la polizia, risultavano scomparsi dal mese di gennaio da Grants, che si trova a circa 80 miglia ad ovest dal luogo del ritrovamento. A seguito di numerosi indizi, la polizia  inizia a ricercare un uomo, che il 17 marzo, a St. Louis, nel Missouri,  conducono all’arresto di Sean Lannon, su cui pende la pesante accusa di omicidio di primo grado della sua ex moglie, Jennifer Lannon, di 39 anni, di Matthew Miller, di 21 anni e di Jesten Mata, di 40 anni, tutti di Grants nel New Mexico e di Michael Dabkowski, di 66 anni, del New Jersey. Al momento della sua cattura, è anche sospettato di aver ucciso Randall Apostolan di 60 anni, di Albuquerque, la cui accusa doveva ancora essere formalizzata.

Esattamente tre giorni dopo il suo arresto, nella sua casa nel New Jersey, viene ritrovato il corpo di  Michael Dabkowski e per questo Lannon viene accusato di irruzione e di aver ucciso l’uomo, dopo averlo picchiato a morte, almeno 17 volte,  con un martello.

Dopo l’arresto, Lannon avrebbe riferito agli inquirenti di aver ucciso anche altre undici persone, a suo dire, tutti spacciatori di droga, che operavano nell’area di Grants nel New Mexico.

I corpi di queste ultime vittime, secondo quanto dichiarato da Lannon, sarebbero stati da egli stesso scaricati in una raffineria di petrolio di Jamestown, dove in precedenza aveva lavorato e più precisamente, all’interno di alcune cavità e passaggi sotterranei, chiamati tubi di lava, creatisi nella zona di Grants migliaia di anni fa a seguito dell’intensa attività vulcanica che interessò il territorio.

Tuttavia, di tali ulteriori crimini, gli inquirenti, non sarebbero ancora in possesso di prove certe ed il tenente David Chavez, del dipartimento di polizia di Grants, ha dichiarato a tal proposito, che gli investigatori stanno svolgendo ulteriori ed accurate indagini, esaminando anche i registri delle persone scomparse ed altri documenti in possesso della polizia.

continua…