Il delegato all’artigianato Giuseppe Traini interviene in merito alla questione Hcs.

“Spiace che su un argomento così serio, anzi, drammatico, un Sindacato risponda, o meglio non risponda in questo modo. Sarebbe bastato leggere meglio le mie osservazioni, “non è colpa dei lavoratori”, per declinare risposte, o meglio, proposte sagge e conseguenti. Il Paese nel 2012 ha perso un milione di posti di lavoro, aziende che chiudono, ormai giornalmente, l’attività. La nostra città sta soffrendo ancora di più la crisi, 100 chiusure di aziende al mese. Le Persone hanno ormai capito, sulla loro pelle, che senza risorse, un piano industriale, finanziamenti certi, le imprese chiudono e con loro i lavoratori occupati. Le mie osservazioni su HCS contestano la dirigenza che non è stata capace di impedire uno sfascio totale della Società, e la politica, si, quella con la p minuscola, che ha permesso assunzioni non necessarie e fuori do ogni controllo o logica imprenditoriale. Ai lavoratori della mia impresa cosa dovrei dire? Occupavo 100 persone, 100 amici, 100 famiglie che guardavano a me come una risorsa. Ora la mia impresa conta poche persone e rischia peraltro la chiusura totale. Non possiamo garantire il lavoro quando questo non è mai esistito per tutti i dipendenti HCS. Facciamo proposte serie, e non ……, perché anche i miei lavoratori come quelli di tante imprese, loro sì, stanno già vivendo l’incubo della povertà. Non approvo il Sindacato quando si erge a difensore di cause settoriali, senza dare soluzioni, pretendendo solo e comunque “salvaguardiamo i posti lavoro”. Si certo, ma per fare questo occorre programmare, investire, finanziare, insomma occorrono idee e progetti seri. Sindaco, Te lo ripeto, fai quello che serve, i Cittadini capiscono ed approvano”.

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