Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Emiliano Santori in risposta alle dichiarazioni di Gianni Moscherini su Hcs.

“Trovo incredibile la “spregiudicatezza” con cui l’ex Sindaco critica la proposta di ripianare le perdite di HCS utilizzando tutto il patrimonio a nostra disposizione, ovvero quello di Civitavecchia Infrastrutture.  Mi piacerebbe che all’ex sindaco rispondessero lavoratori, sindacalisti, movimenti e talvolta  colleghi di maggioranza che “quasi” ci accusano di non voler fare abbastanza per mantenere la proprietà dei servizi pubblici locali.  Spero sia finalmente chiaro a tutti quali fossero le intenzioni della precedente amministrazione che nel “dirottare” HCS verso il fallimento si guardava bene dal rischiare il “tesoretto di famiglia” Civitavecchia Infrastrutture.  Poco importava che in gioco ci fossero e ci sono ancora 420 famiglie, la cosa più importante era assegnare posti di lavoro “inventati” per fini elettorali senza rischiare il patrimonio. A questo punto non mi stupirebbe neppure ricevere il suggerimento di spostare alle Isole Cayman la sede legale di alcune nostra società.  L’ex Sindaco ha ragione, a causa delle perdite relative alla sua gestione stiamo rischiando il default del Comune ma non abbandoneremo la nave mentre affonda e tra le ingiuste critiche di chi paradossalmente ci attribuisce “scelte pilatesche” porteremo la nave in salvo. Hcs non può fallire, non deve fallire e non fallirà a qualsiasi costo.  Non con la spregiudicatezza che lasciamo ad altri ma con il coraggio di chi sa di essere “nel giusto” affronteremo e risolveremo il problema ereditato maledettamente consapevoli che saremo costretti a scelte difficili per il bene comune”.

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