La CGIL invita tutte le forze politiche e sociali democratiche di Civitavecchia ad organizzare, insieme, una grande manifestazione contro ogni forma di violenza, per condannare ed isolare ogni atto di intimidazione e prevaricazione. Invita il Sindaco a non sospendere il confronto sulle municipalizzate, con un atto che, oggettivamente, rappresenterebbe una resa della politica e della concertazione sociale nei confronti della violenza.
“La CGIL, nel condannare qualsiasi atto di violenza, considerando i valori della democrazia e dell’antifascismo parte integrante della storia e della cultura del movimento dei lavoratori, invita tutte le forze politiche e sociali di Civitavecchia a promuovere, insieme, una grande manifestazione tesa a ripristinare un clima pacifico, sereno e civile capace di isolare ogni forma di prevaricazione e di intimidazione.
Tra pochi giorni annunceremo, in una conferenza stampa, le iniziative che abbiamo intenzione di promuovere nell’ambito del 120° anniversario della Camera del Lavoro di Civitavecchia. 120 anni di lotte per i diritti del lavoro, la democrazia e la libertà nei quali la CGIL sul nostro territorio, come nel Paese, è stata parte delle battaglie contro il fascismo, la strategia della tensione ed il terrorismo.
Per noi il valore della convivenza pacifica e del confronto democratico è sempre stato e continua ad essere al primo posto.
Per questa ragione invitiamo il Sindaco a non sospendere il confronto sulle municipalizzate, con un atto unilaterale che – oggettivamente – rappresenterebbe una resa della politica e della concertazione sociale nei confronti della violenza.
Peggio se qualcuno, certamente non il Sindaco, pensasse di poter utilizzare episodi di violenza e di intolleranza per giustificare l’interruzione del confronto e l’ineluttabilità di quelle scelte (di vendita per fare cassa e di riduzione del personale) che come OO.SS. non condividiamo.
Alla violenza non ci si può arrendere e tanto meno si può pensare di poterla utilizzare strumentalmente. La violenza deve essere soltanto combattuta. La CGIL ha pagato con i morti, come Guido Rossa e tanti altri, la lotta per isolare e colpire i terroristi che cercavano coperture nei luoghi di lavoro.
La CGIL, insieme a tutte le altre OO.SS. e a tutti i lavoratori e le lavoratrici di HCS e delle SOT, che si riconoscono e sono parte dei valori antidemocratici e antifascisti, sapranno isolare e mettere i violenti nella condizione di non nuocere.
Spiace registrare l’accostamento, fatto dal Sindaco, tra i toni anche aspri che si possono utilizzare all’interno delle riunioni sindacali e gli episodi di violenza e di intimidazione. Anche perché, se così fosse, il primo cittadino, per i toni e i linguaggi che solitamente adopera, dovrebbe partire da una forte autocritica. Noi pensiamo che non sia così e, anche per questo, nell’esprimere a lui e a chiunque dell’amministrazione comunale sia stato oggetto di atti di intimidazione, la massima solidarietà, gli chiediamo di impegnarci, insieme, per combattere ogni forma di violenza e per ripristinare le condizioni di un normale confronto democratico su un tema enorme, per delicatezza ed importanza, che riguarda il futuro di oltre 400 posti di lavoro e dei servizi pubblici locali della città”.