SANTA MARINELLA – Il governo giallorosso crea tensioni e strascichi polemici anche nella Perla del Tirreno. Mentre da parte del Pd tutto tace, nel movimento pentastellato si assiste ad una vivace contrapposizione tra i due ultimi candidati sindaci cioè Massimo Padroni e Francesco Settanni. In un post del 21 agosto, a crisi appena iniziata, Padroni ironizzava contro la Lega con un “La pacchia è finita”, poi la pronta replica del consigliere comunale grillino Settanni che puntualizzava il carattere personale di quell’affermazione che, in effetti, Padroni aveva scritto sul suo diario. Il rappresentante in consiglio comunale, sulle pagine del movimento, replicava con l’accordo per un governo preso, con un lunghissimo post in cui dichiarava questa come una scelta, non approvata però da molti del movimento. Piccata la risposta di Padroni il giorno dopo sulle pagine del seguito gruppo facebook, con un durissimo aut aut per chi non condivideva le scelte nazionali e una malcelata accusa a Settanni di essere di destra. Su tutto ciò pesano anche le parole confidate ad alcuni consiglieri, a margine dell’ultimo consiglio comunale, in cui Settanni avrebbe affermato che in caso di accordo tra Pd e Movimento 5 Stelle, avrebbe lasciato il partito e si sarebbe dimesso da consigliere. Mossa questa che in vista del rimpasto di Giunta, che dovrà avvenire entro fine settembre, potrebbe aprire a nuove maggioranze, in considerazione che in questo momento la giunta non rispetta gli obblighi di legge per quanto riguarda le percentuali di genere.

Fonte Civonline

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