Al Forte Michelangelo la solenne cerimonia alla presenza delle cariche civili, militari e religiose.
Nella suggestiva cornice del Forte Michelangelo di Civitavecchia, si è tenuta la solenne cerimonia a conclusione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dall’istituzione del Corpo delle Capitanerie di porto, che lo scorso 20
luglio 2015 si erano aperti sempre a Civitavecchia. La cerimonia conclude un lungo percorso durato un anno che, tra le numerose iniziative promosse dalle Capitanerie di porto, ha visto intitolare al Corpo vie, piazze, moli, rotatorie e promontori su tutto il territorio nazionale e che, nell’ambito della Regione Lazio, ha coinvolto le Amministrazioni comunali di Gaeta, Anzio, Fiumicino, Ponza, Minturno, Montalto di Castro, Santa Marinella, San Felice Circeo, Pomezia, Ladispoli e, naturalmente, Civitavecchia. L’evento, aperto a tutta la cittadinanza, ha visto tra gli altri, la partecipazione del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Ispettore Vincenzo Melone e la presenza delle principali autorità civili, militari e religiose della Regione la cerimonia e stata
tenuta dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, S.E. Rev.ma Mons. Santo Marcianò, e dal Vescovo di Civitavecchia- Tarquinia, S.E. Rev.ma Mons. Luigi Marrucci. Prima della solenne cerimonia dell’Ammaina Bandiera, con cui calerà idealmente il sipario sui primi 150 anni di storia del Corpo, è inoltre previsto un momento musicale di rara intensità, con il Tenore Marco Manovelli ed il Soprano Roberta Manovelli, accompagnati al pianoforte
dal Prof. Tiziano Leonardi.
LA GUARDIA COSTIERA OGGI
Oggi l’organico delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera consta di 11000 uomini e donne, distribuiti nell’ambito di una struttura capillare costituita da 15 Direzioni Marittime, 55 Capitanerie di porto, 51 Ufici Circondariali Marittimi, 128 Uffici Locali Marittimi e 61 Delegazioni di Spiaggia, mediante la quale il Corpo continua ad esercitare le proprie molteplici attribuzioni, sul mare e lungo le coste del Paese. Le oltre 300 sedi sul territorio si avvalgono
di più di 400 mezzi navali ed aerei, necessari per operare nell’ambito dei 500.000 km2 di area marittima di responsabilità per la ricerca e soccorso in mare. Il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Corpo  specialistico, svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente
nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dal Ministero dell’Ambiente e della tutela
del territorio e del mare, e dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che si avvalgono
della sua organizzazione e delle sue competenze. In più, quale Corpo della Marina Militare, esercita, in regime di
concorso, funzioni di ordine militare nelle forme tipiche stabilite dalla legge. Le Capitanerie, con la componente
operativa di Guardia Costiera, garantiscono il soccorso in mare in qualsiasi condizione, anche estrema.
Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione
e del trasporto marittimo, oltre che la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotte anche sulle navi mercantili
estere che scalano i porti nazionali. A supporto di tutte le attività istituzionali, il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera utilizza apparati e sistemi ad alta tecnologia per il monitoraggio del trafico mercantile e da pesca, distribuiti nei diversi centri di controllo dislocati lungo le coste nazionali.
In questi anni sono stati portati a termine i programmi di potenziamento della componente navale del Corpo, culminata nella costruzione di due nuovi offshore patrol vessel della classe 900 da 95 mt., “Nave Dattilo” CP 940 e “Nave Diciotti” CP 941 e di un supply vessel da 65 mt., “Nave Gregoretti” CP 920.
Nel contempo, sono state acquisite motovedette classe 400 per la vigilanza pesca, nonché le più recenti unità navali classe 300 SAR, specializzate nella ricerca e soccorso, capaci di operare in qualsiasi condizione meteomarina e dotate di grande autonomia, impiegate con maggiore intensità nelle acque del Canale di Sicilia per fronteggiare l’emergenza legata al fenomeno migratorio.
Anche la componente aerea è stata sviluppata con l’acquisizione del velivolo bimotore da ricognizione a lungo raggio
ATR-42, e di ulteriori elicotteri AW 139 per le attività di soccorso in mare e tutela ambientale.
In questi contesti, a volte drammatici, a volte esaltanti, ma comunque sempre impegnativi e nuovi, il Corpo delle Capitanerie di porto opera con la forza dell’impegno che – oggi come allora – consacra la vera essenza e la spiritualità dell’animus che ne sorregge, sprona ed illumina la storia centocinquantenaria.

 

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