La Regione Lazio ha convocato per il prossimo 30 giugno la conferenza dei servizi per l’inceneritore della società A2A e cioè per un impianto che, a legge vigente, non può più essere autorizzato. Ricordiamo infatti che, grazie ad un emendamento presentato dal nostro consigliere regionale Devid Porrello, con il prezioso apporto dell’ex assessore Alessandro Manuedda, è vietata l’installazione di impianti di incenerimento non previsti espressamente nel Piano Rifiuti e che tale disposizione si applica anche ai procedimenti di autorizzazione in corso, come per il caso dell’inceneritore a confine tra Tarquinia e Civitavecchia. Ci saremmo aspettati da parte della Regione, vista la manifesta improcedibilità, la conclusione del procedimento con un provvedimento redatto in forma semplificata come previsto dalla legge 241/90, evitando così un’ulteriore perdita di tempo e di denaro pubblico.
Sempre in tema di rifiuti non possiamo non commentare la risposta di Tedesco alla manifestazione in difesa della raccolta differenziata Porta a porta e contro il passaggio alla raccolta stradale nella zona 2. Una risposta da presa in giro, oltre ad un deprimente atteggiamento nei confronti dei pacifici manifestanti. Di fronte alla richiesta di scendere dal comune per ricevere le oltre 2300 firme, il sindaco prima ha accampato una serie di scuse, nonostante ci fossero famiglie con bambini e non certo facinorosi sotto il comune, poi si è limitato alla regale concessione di ricevere in comune una delegazione di 5 persone che potessero interloquire con lui…”il sindaco che dialoga con i cittadini”.
La sensazione che lascia è quella di un sindaco che ama i bagni di folla quando è certo degli applausi ma che di fronte alle critiche giustificate dei cittadini si defila.
L’incontro è stato di una bassezza incommentabile,  evidentemente pensando di avere a che fare con il popolino ignorante il sindaco e il vicesindaco hanno sciorinato chiacchiere degne del peggior Azzeccagarbugli, cercando di sostenere  che i manifestanti non avevano capito e che quanto scritto nella delibera 47 del 30 aprile 2020 non fosse la revoca del porta a porta in tutta la zona 2 a partire da luglio, ma un passaggio ad una raccolta stradale in alcune zone definite critiche come ad esempio Viale della Vittoria (che poi è in zona 1) oppure nelle case sparse che rappresentano una diversa tipologia rispetto alle 54% di utenze che sono nella zona 2.
Alla richiesta quindi di ritirare la delibera e di scriverne una con le reali intenzioni dell’amministrazione e con dei dati chiari che spiegassero questo cambiamento privo di senso la risposta è stata un’alzata di spalle e un no secco.
Non siamo assolutamente soddisfatti e continueremo a difendere la raccolta porta a porta e a sostenere ulteriori azioni per far sentire all’amministrazione la voce dei cittadini.
Gruppo consiliare M5S
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