Sembra proprio che il consigliere Cacciapuoti abbia la memoria corta, sarà per i troppi salti da un partito all’altro, eppure dovrebberi cordarsi del forno crematorio quando era consigliere di maggioranza con l’amministrazione Tidei ‪2012-2013‬.

Il project financing per il forno crematorio è stato voluto ed avviato dall’amministrazione Tidei e quando il M5S è arrivato nel 2014 la gara era già stata aggiudicata. Se lo avessimo bloccato avremmo costretto i cittadini a pagare di sicuro i danni alla società vincitrice, oltre a non fornire un servizio degno di un paese civile che ora sembra indispensabile per uno stop di 4 mesi.

Le 18 prescrizioni imposte dal sindaco Cozzolino, con il fondamentale apporto dell’assessore Manuedda, erano volte alla riduzione del carico inquinante (per quanto non paragonabile neanche lontanamente ad una centrale) attraverso la limitazione del numero massimo annuo di cremazioni previsto dalla stessa società che gestisce il forno presentato in sede di gara e l’introduzione di ulteriori limiti e controlli previsti per impianti simili in altre regioni italiane.

Queste accortezze hanno permesso di vincere il ricorso al TAR contro la società che voleva eliminare le prescrizioni.

I risultati delle rilevazioni degli inquinanti atmosferici li può chiedere facilmente al suo ufficio ambiente…per quanto possa sembrare ambizioso farsi spiegare le prescrizioni dall’assessore Magliani.

Consigliamo al consigliere di leggere qualcosa prima di fare superficiali dichiarazioni alla stampa, magari in questo modo troverebbe facilmente nel regolamento di polizia mortuaria approvato dall’amministrazione 5 stelle a fine marzo scorso la possibilità per la Giunta di applicare una tariffa maggiore per le salme non residenti che vengono portate al forno crematorio di Civitavecchia.

Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle

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