Green port, Civitavecchia punta sull’idrogeno

L’Adsp partecipa come capofila al bando Horizon 2020 “European Green Deal” con il  progetto “ZEPHyRO” insieme a oltre 20 partner italiani ed europei: 25 milioni di investimenti per la “decarbonizzazione” dello scalo .

Il presidente Musolino: “Il nostro modello di sviluppo sostenibile parte da qui” .

 

L’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale partecipa al bando Horizon 2020 “European Green Deal”, con il progetto “ZEPHyRO”, del valore di circa 25 milioni di euro. Il ruolo dell’ente sarà di porto “lighthouse”, coordinatore dell’intero progetto.

L’idea progettuale è quella di fare di Civitavecchia un esempio di porto verde, realizzando su scala reale una serie di impianti mirati ad inserire nel bilancio energetico quantità di energie rinnovabili e di idrogeno verde che consentano una dimostrazione su scala significativa delle tecnologie della catena dell’idrogeno.

L’obiettivo è dimostrare la “decarbonizzazione del porto” attraverso l’impiego dell’idrogeno sia come vettore di accumulo energetico, che può essere riconvertito in elettricità quando necessario, sia come combustibile per sistemi di movimentazioni merci a zero emissioni.

“Sostenibilità è una delle parole chiave dello sviluppo – afferma il presidente dell’Adsp Pino Musolino – e in particolare per il new green deal europeo.  Il nostro modello di crescita parte da qui. E l’idrogeno verde rappresenta una delle principali sfide e opportunità da cogliere per proiettare in un futuro ecocompatibile il Porto di Roma e farlo diventare un riferimento di eccellenza per la portualità e la logistica. Mi auguro che il progetto venga valutato positivamente e che la sua realizzazione diventi una best practice internazionale”.

Nel consorzio ci sono oltre 20 partner italiani ed europei, tra cui tre porti “fellow” (Bilbao, Magdeburgo e Heraclion), che saranno nel partenariato per ricavare informazioni ed indicazioni per sviluppare progetti similari nei loro porti.

Tra i partner italiani sono presenti numerosi player nazionali quali Enel, Snam, Fincantieri, Grimaldi e Atena.

L’esito della valutazione è atteso per giugno 2021. In caso di esito positivo, la data di inizio lavori è prevista per novembre dell’anno in corso. I tempi complessivi di realizzazione del progetto sono di cinque anni.

 In particolare, il progetto vedrà le seguenti azioni principali:

– Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 15 MWp finanziato da Enel e di un impianto per la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno, con un idrogenodotto che porti l’idrogeno all’interno del porto dove sarà in parte smistato ad una stazione di distribuzione dell’idrogeno ed in parte fornito ad un generatore elettrico per produrre elettricità che verrà fornita a due navi Grimaldi e a utenze portuali.

– Realizzazione di un punto di ricarica “shore connection” alimentato a idrogeno verde, per navi Grimaldi sulla tratta Civitavecchia-Barcellona, per caricare le batterie a bordo di tali navi e quindi per evitare la produzione di elettricità a con i generatori diesel di bordo mentre la nave è ferma

– Realizzazione di tre “ralle” per Grimaldi e cinque muletti ad idrogeno per Cfft

– Analisi costi benefici e progettazione esecutiva di diverse soluzioni riguardanti la trasformazione di un rimorchiatore Cafimar in servizio nel porto di Civitavecchia da diesel a ibrido (diesel + batterie e/o idrogeno,  o solo elettrico (batterie + idrogeno).