“Quanto dichiarato oggi in una intervista dal Sindaco Cozzolino a proposito del suo “335” non sta in piedi. Secondo il primo cittadino, la Procura della Repubblica, oltre 3 mesi dopo la prima richiesta, ancora oggi non gli “darebbe” il suo certificato relativo ad eventuali iscrizioni nel registro degli indagati. Ora delle due l’una: o Cozzolino mente ed il suo “335” gli è stato consegnato già da tempo, magari con una serie di annotazioni che il Sindaco non vuole che si conoscano; oppure – per non meglio specificati motivi – solo nel suo caso gli uffici della Procura, che solitamente evadono questo tipo di richieste in tempo reale, o al massimo in pochi giorni, starebbero temporeggiando, concretizzando un vero e proprio abuso nei confronti del Sindaco, che politicamente ci sta rimettendo la faccia dopo aver dichiarato mesi fa in Consiglio Comunale di aver richiesto il certificato per poi darne lettura pubblicamente. Per evitare questo imbarazzo, se il Sindaco vuole, come consigliere di minoranza sono disponibile ad accompagnarlo in via Terme di Traiano, in modo da “attestare” la sua buona fede e che il clamoroso ritardo di cui parla nel rilascio del “335” non dipende da lui, ma dagli uffici giudiziari. Non voglio infatti nemmeno pensare per un attimo che Cozzolino sia un bugiardo quando dichiara certe cose ai giornali e che abbia l’ardire di mentire in modo spudorato anche dinanzi alla massima assise cittadina. Lunedì mattina lo invito a recarsi con il sottoscritto in Tribunale per mettere fine a questa situazione che, per dirla con Flaiano, è grave ma non è seria”.

Lo ha comunicato  Massimiliano Grasso, Capogruppo La Svolta

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