Gli studenti del “Di Vittorio” a Roma in visita alla mostra Real Bodies

LADISPOLI – Un’esperienza immersiva nel genio di Leonardo in una prospettiva diversa ed inedita: è quella vissuta dagli studenti dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” che giovedì 2 marzo hanno visitato a Roma la mostra “Real Bodies” nella “Sala delle Donne” del Complesso Ospedaliero San Giovanni Addolorata. Un percorso emozionante attraverso le tappe della vita, ma anche un viaggio nel corpo umano basato sui celebri disegni di Leonardo Da Vinci dedicati all’anatomia e riprodotti grazie al processo della plastinazione. Sono stati i docenti Giovanna Albanese, Bruna Calato, Elisa Colombo, Salvatore Esposito, Maria Limodio, Angelo Cono Morello ed Emanuela Ottaviani, ad accompagnare le classi 5^ KA, 5^ SA, 5^ SB, 5^ Tur e 5^ Cat.  

La tecnica utilizzata nella mostra è quella inventata e sviluppata dall’anatomopatologo tedesco Gunther von Hagens che nel 1977 applicò al corpo la plastinazione, sostituendo gli elementi liquidi con polimeri di silicone ed ottenendo così vere e proprie “statue umane”. Divisa in diverse sezioni, l’esposizione consente di osservare direttamente i vari organi del corpo anche con l’ausilio di visori e schermi virtuali. Una mostra itinerante che da anni richiama visitatori in tutto il mondo: l’organismo umano è presentato al pubblico dopo essere stato sottoposto ad uno speciale trattamento di conservazione, privato della cute e collocato in posizioni e posture che intendono simulare quelle tipiche di varie fasi della vita quotidiana.  

“Un’esperienza dal forte impatto emotivo – ha commentato la Prof.ssa Bruna Calato, Docente di Scienze Motorie dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” di Ladispoli – che ci ha posto di fronte ad una mostra sui generis su cui sono stati espressi pareri non sempre unanimi ma che vuole assegnare un’assoluta centralità alla perfezione del corpo umano e alla sua complessità. Di particolare interesse le aree espositive dedicate alla prevenzione delle malattie, alla lotta alle dipendenze e allo sport come strumento per il benessere fisico, ma anche quelle riservate alle biotecnologie. Un’iniziativa dal forte contenuto didattico-scientifico”.