Giunta Tedesco, Attivisti M5S: “certi rimpasti mal si digeriscono, quindi poi si ripropongono”

Da quando questa amministrazione si è insediata l’argomento sicuramente più frequente e che ha tenuto banco nella vita politica del Pincio è stato uno: le poltrone.
Le infinite discussioni, o meglio litigi, che hanno accompagnato questo faticoso rimpasto, che non si è risparmiato neanche in tempi di Coronavirus in cui le attenzioni avrebbero dovuto essere rivolte altrove, non sono finite.
Il Sindaco Tedesco è stato infatti oggetto di minacce incrociate da parte della coalizione che lo sostiene e solamente grazie al “riposizionamento” di D’Ottavio in altro Comune, e al seguente ridimensionamento di Forza Italia con la fuga dei consiglieri Frascarelli e Marino al misto, è riuscito a chiudere parzialmente il cerchio e quantomeno vedersi approvato il bilancio dai suoi stessi consiglieri.
Ma, citando una famosa canzone “certi rimpasti non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”: se i civitavecchiesi pensavano quindi di vedere finalmente la parola fine a questa telenovela e di poter magari cominciare a vedere almeno un cenno di attività politica, questi si sbagliano.
La posizione dell’assessore al bilancio Di Paolo è infatti tuttora in bilico ma non è l’unica grana per l’attuale amministrazione.

Che fine ha fatto l’assessore al commercio? Che fine ha fatto l’assessore allo sport? Dopo 1 anno di amministrazione la prima categoria si è vista clamorosamente sfilare sotto il naso il proprio punto di riferimento, l’altra categoria può contare solamente sulla buona volontà del consigliere Iacomelli, privo però di potere di firma e decisionale, non essendo un assessore.

Non è un caso che le due categorie in questo primo anno di amministrazione siano state solamente bistrattate e oggetto di revoche: che fine ha fatto il welcome center? che fine ha fatto la riqualificazione del mercato? che fine ha fatto la riqualificazione del Fattori? che fine ha fatto la ricostruzione del campo da pallamano? che fine ha fatto lo skate park al Saraudi o i campi polivalenti alternativi promessi in delibera?

In questo primo anno l’amministrazione si è contraddistinta solo per le revoche, a cui non sono seguite decisioni alternative.
Sicuramente prima o poi gli eterni rimpasti finiranno, ma dubitiamo lo stesso che cominceremo a vedere un briciolo di azione politica.

Attivisti M5S