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“Accendere i riflettori su una situazione particolarmente sensibile come quella dell’Istituto Santa Cecilia di Civitavecchia, centro di recupero rieducativo e riabilitativo per persone con gravi disabilità”. L’allarme viene lanciato dal capogruppo di Sel alla Regione Lazio, Gino De Paolis,  che si è fatto portavoce delle preoccupazioni avanzate dai frequentatori della struttura civitavecchiese. De Paolis evidenzia come la Asl Roma F starebbe valutando i casi dei pazienti, giudicandoli inidonei a sostare in quella struttura, decidendo di trasferirli in altre del comprensorio. Per De Paolis questa situazione rischia di tradursi in un vero e proprio stravolgimento della vita di persone già fragili e che, in quel luogo sono riuscite a trovare una dimensione familiare e accogliente.

De Paolis aggiunge come “la struttura ha potenzialità enormi, ancora da sfruttare e che sarebbero una risorsa per tutto il territorio, facendo esplicito riferimento all’area del Santa Cecilia destinata alla riabilitazione, al momento completamente inutilizzata”. Un fatto che, dalle informazioni raccolte, crea un disagio ai pazienti bisognosi di cure riabilitative, che devono recarsi presso altre strutture spesso anche lontane con gli inevitabili costi economici pesanti da affrontare per le famiglie. “Per questo – conclude il capogruppo alla Regione di Sel   – chiederò subito un incontro al Commissario della Asl, Giuseppe Quintavalle, con cui sono sicuro di poter condividere la sensibilità e la preoccupazione per questa situazione”.

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