La convocazione di Enel da parte del presidente di Adsp Pino Musolino rappresenta senz’altro una giusta azione a difesa delle maestranze Minosse. Non solo i lavoratori che scaricano carbone, ma quelli di tutto il comparto legato a quella che fu la presenza delle centrali a Civitavecchia, hanno però bisogno di certezze per il futuro.

È necessario che Enel si rapporti non solo con le aziende che vengono colpite più duramente dalla crisi, ma a tutto il tessuto imprenditoriale cittadino. Alle aziende locali è doveroso che la società elettrica spieghi cosa intende fare in questo territorio, dove sta spostando i suoi investimenti e quindi verso quale tipo di formazione si possono convertire, attraverso una formazione adeguata e in anticipo rispetto agli investimenti.

Seguiamo con molta attenzione le campagne Enel che puntano alle energie rinnovabili, agli accumulatori e ad altri aspetti tecnologici “puliti”: pensiamo che queste innovazioni possono essere sviluppate sul nostro territorio, rendendolo (come del resto recita il nostro programma elettorale) città-pilota di questa transizione. Il tema va attivato attraverso una sede di confronto istituzionale, che mi pare possa essere il Tavolo del lavoro: già attraverso il sindaco Tedesco era stata avviata un’azione di condivisione con Autorità di sistema portuale e Regione Lazio per portare all’attenzione del governo la questione. Ci faremo pertanto promotori di un rilancio tale iniziativa, che il Comune può assumere in tempi brevi.

Antonio Giammusso – Coordinatore Lega Civitavecchia

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