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Dalla coalizione per Massimiliano Fronti riceviamo e pubblichiamo. “Bacheca è il sindaco delle promesse non mantenute, una su tutte quella relativa alla sicurezza. Invece di esercitare i poteri che gli derivano dalla legge, ha preferito appaltare ad una società di impianti, il cui titolare si è poi naturalmente candidato tra i suoi sostenitori, l’installazione di alcune telecamere che non hanno certo controllato ne ridotto il problema dei furti nelle case, degli atti vandalici o criminosi. Dove è finito, il vigile di quartiere non lo sa nemmeno lui, paradossale è, invece, la decisione presa per ovviare al problema della cronica mancanza di personale della Polizia Locale, ha pensato bene di togliere dalla strada un agente per collocarlo al caldo nella sua segreteria.  Non si può riporre fiducia in un personaggio che non ha a cuore la sua gente, che è capace soltanto di lanciare massaggi rassicuranti smentiti poi, nella stessa pagina di giornale dai continui fatti di cronaca. Anche la più radicata polizia di prossimità, la Polizia Municipale, è da anni senza un effettivo Comandante; sarebbe stato opportuno che la giunta Bacheca avesse indetto un concorso pubblico e trasparente per selezionare un Comandante, magari anche di provenienza interna, per sgomberare il campo da ipotesi di clientelismo. La situazione reale è la seguente: interi quartieri ancora senza illuminazione pubblica, mancanza di un servizio di controllo e risposta sulle ventiquattro ore, non è possibile e sbagliato delegare tutto il sistema sicurezza ad alcune telecamere che non coprono nemmeno una frazione infinitesimale del territorio comunale e che offrono una parziale registrazione dei fatti soltanto a crimine consumato. Bacheca è il sindaco delle promesse non mantenute, il suo tavolo sulla sicurezza, delegato al Consigliere Rossanese, non si sa quante volte sia stato riunito e con quali risultati, certo non è stato un fiore all’occhiello del giovane politico che, sulla scorta di questo e di tanti altri splendidi insuccessi, ha preferito passare la mano e non ricandidarsi. Gli strumenti per una politica della sicurezza urbana ci sono, sono scritti nelle leggi, basta conoscerli e avere la piena intenzione di attuarli. Anche questo è il cambiamento di cui siamo portatori, anche per questo dobbiamo andare avanti.”

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