È incredibile che in questa città si parli di quasi cento esuberi sulla centrale di Civitavecchia. È il simbolo di una gestione schizofrenica delle politiche di sviluppo ed ambientali, cui è arrivato il momento di mettere un freno: chi produce energia sul territorio sappia che la ricreazione, durata cinque anni, è finita. La città che vi ospita deve essere ripagata delle servitù con servizi pubblici, con mantenimento assoluto dei livelli occupazionali ed anzi collocando sul territorio rami d’azienda sul piano commerciale, innovativo e tecnologico che impieghino nuovo personale. E in tal senso non possiamo non contestare anche un approccio degli ultimi governi, improntato solo al massimo profitto per gli azionisti, con effetti drammatici sul territorio.

 In una parola, la città va rispettata. Fortunatamente tra poche settimane, con Ernesto Tedesco e con una forte rappresentanza di Forza Italia nella maggioranza che lo sosterrà, ci sarà qualcuno, dal Comune, a ricordarlo a tutti.

Forza Italia Civitavecchia

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