L’azionista Caci: “Un nuovo impulso all’indotto”.

Il consiglio di amministrazione della Fondazione Vulci riunitosi in data 31 marzo alla presenza di tutti i componenti (Messina, Marsiglia, Manisco, Alessi e Sannolo) ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2016 che si è chiuso con un utile di euro 21.115,75 a fronte di un valore complessivo dei ricavi di euro 1.321.722.

Il CdA ha altresì approvato l’ingresso nella Fondazione dei Comuni di Canino e di Ischia di Castro che sarà perfezionato entro aprile, dopo gli adempimenti procedurali di legge. Con questo allargamento della base societaria che sta già producendo attenzioni da parte di altri Comuni si potrà proporre un’offerta più significativa in tema di turismo culturale (archeologico e naturalistico) capace di stimolare la domanda statica degli ultimi anni. Nel 2016 le presenze sono cresciute del 9,3 % e a seguito dell’accordo di partnership con le Terme di Vulci e della vendita dei pacchetti,

“Cultura,benessere ed enogastronomia a Vulci” si stima un incremento superiore nel 2017 con benefici per l’indotto sul territorio. Il CdA ha altresì approvato l’apertura di un ufficio turistico di promozione commerciale che affiancherà il tour operator specializzato nella vendita dei pacchetti turistici. Il CdA ha inoltre approvato, previo benestare delle autorità di controllo dei Beni Culturali, la nuova “mission” di Fondazione nel settore delle mostre archeologiche, occupando uno spazio operativo che posizionerà Vulci tra i primi “player” nazionali. L’evento principale sarà la mostra degli “Ori di Alessandro Magno. L’aristocrazia macedone a confronto con quella etrusca tra il VI e il IV secolo a. C”.

La Fondazione ha infine deciso di continuare la mobilitazione popolare per il tentativo di recupero in “fruizione” degli affreschi della Tomba François, attualmente negati al pubblico dalla famiglia Torlonia. Fondazione e l’azionista Comune di Montalto di Castro riconoscendo il valore emblematico degli affreschi nello sviluppo turistico culturale del territorio rilanciano la mobilitazione nella convinzione che forte motivazione e iniziative creative possono indurre gli attuali possessori ad una nuova e più elevata forma di cooperazione civica.

Sergio Caci, azionista esclusivo di Fondazione Vulci, ha espresso il compiacimento “per l’allargamento a Canino e Ischia di Castro dell’azionariato della Fondazione sia per l’obiettiva crescita dell’offerta turistico culturale sia per il contributo sostanziale al superamento di pregiudizi campanilistici che spesso frenano lo sviluppo”.

 

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