“L’Assessore all’Ambiente  della Giunta M5S Manuedda conferma di voler uscire dal Consorzio intercomunale che gestisce l’Osservatorio Ambientale. E lo fa dopo che lo stesso organismo ha diffuso una interessante relazione sullo stato della nostra aria. Dallo studio diffuso dall’Osservatorio , in pratica, rileviamo che , se rapportata agli limiti previsti dalle leggi vigenti, la nostra aria non li supera praticamente mai.  La situazione è molto diversa se il confronto viene effettuato con i più stringenti parametri fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In questo caso vengono rilevati numerosi sforamenti di detti parametri , soprattutto in alcune centraline situate nel centro città e in particolari orari e periodi dell’anno che, a detta degli scienziati dell’Osservatorio , sono riconducibili ai periodi in cui è maggiore la presenza di grosse navi da crociera in Porto.  In sostanza i numerosi sforamenti delle polveri sottili e di alcuni particolari metalli sarebbero da addebitarsi alla sommatoria delle emissioni delle Centrali, del Porto e delle attività umane ( traffico, gasolio da riscaldamento…), proprio perché sono riscontrate nelle zone centrali. E’ la prima volta, a nostra memoria, che un organismo di osservazione ambientale mette nero su bianco l’influenza del Porto e del traffico privato nella condizione non ottimale della nostra aria. E non ci pare cosa da poco. Ad esempio questo potrebbe essere lo spunto per alcune iniziative che l’assessorato all’Ambiente potrebbe mettere in campo per controllare e ridurre l’inquinamento che proviene dalla città e dalle attività umane , spingendo , al contempo, su Enel e Porto per ottenere più informazioni e più investimenti per il miglioramento della qualità dei combustibili utilizzati. La relazione, poi, ci informa che a livello epidemiologico la nostra città è colpita da circa un 10% in più rispetto al resto della Regione Lazio da patologie tumorali e malattie respiratorie , che sono il risultato di anni e anni di esposizione ad emissioni nocive e molto meno controllate di oggi. Dato noto ma che è comunque utile per capire l’urgenza di tali iniziative.

Citando una nota del prof. Marsili , presidente dell’Osservatorio Ambientale e direttore del Reparto di Igiene dell’Aria dell’Istituto Superiore di Sanità, potremmo dire che “prelevare le polveri presenti nell’aria ed analizzarle in laboratorio è  un obiettivo ambizioso e difficile da raggiungere ma che, una volta  conseguito, ci darà utili informazioni su quali emissioni contribuiscono alla loro concentrazione in aria e, cosa più importante, su quali potranno essere le iniziative più efficaci da assumere per limitarne la presenza e diminuirne la pericolosità.”

Uscire in modo unilaterale dal Consorzio che oltre Civitavecchia comprende anche i comuni di Tolfa, Allumiere, Santa Marinella , Tarquinia e Monte Romano è giustificato solamente da un preconcetto ideologico, volto a tener fermo quanto dichiarato in campagna elettorale. In tanto la partecipazione all’Osservatorio è a costo zero per il Comune  e nessuno , dotato di normale buon senso, potrebbe pensare che un carrozzone regionale , che è quello cui fa riferimento l’assessore all’ambiente, ancora non avviato ,possa produrre risultati maggiori di questi.  Ancora nessuno è in grado di capire cosa, in concreto, stia producendo , in materia di ambiente, l’amministrazione Cozzolino.  Zero sui rifiuti, zero sui controlli ambientali, zero su TPL, isole pedonali e traffico. Forse sarebbe il caso che, al posto delle chiacchiere e dell’ideologia del no a tutti i costi , i cittadini iniziassero a vedere qualche fatto”.

Lo dichiara in una note Roberto Fiorentini della Segreteria del Partito Democratico di Civitavecchia.

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