Un mese di concerti di qualità in chiese, borghi e giardini della Tuscia.

Con il concerto nella chiesa di San Pietro a Nepi, che ha visto la partecipazione dei giovani talenti dello Stradella Y(oung)-Project diretti dal maestro Andrea De Carlo, si è conclusa con grande successo l’edizione 2022 del Festival Barocco Alessandro Stradella.

Realizzato in collaborazione con Ministero della Cultura, Direzione Regionale Musei Lazio, Regione Lazio, Fondazione Carivit e i Comuni di Viterbo, Caprarola, Castel Sant’Elia, Celleno, Civitella d’Agliano, Montefiascone, Nepi, Ronciglione, con direzione artistica di Andrea De Carlo e la prestigiosa presidenza onoraria di Anna Fendi, il festival ha proposto un mese di appuntamenti musicali di elevata qualità con la partecipazione di ensemble e solisti di livello internazionale che si sono esibiti nei suggestivi scenari della Tuscia, tra cui Enrico Pieranunzi, Catalina Vicens, Daniele Roccato, gli ensemble Mare Nostrum e Micrologus Il Setaccio Musicale, e molti altri artisti.

Un segno tangibile di quanto il Festival Barocco, oltre a riscoprire un genio nascosto del Seicento italiano come Stradella (che tra l’altro aveva legami familiari a Nepi), punti a valorizzare il rilevante e doppio ruolo del Viterbese nel panorama della musica barocca: ieri, quale patria di importanti compositori (Francesco Soriano, Ettore Bernabei, Domenico Massenzio, Marco Scacchi, Andrea Adami, Domenico e Virgilio Mazzocchi, Tullio Cima); oggi, come location ideale grazie ai suoi antichi borghi, chiese e giardini quali Palazzo Farnese di Caprarola e Villa Lante di Bagnaia, magnifica cornice del concerto “Violoncello romano” con l’Ensemble Locatelli.

“La Tuscia viterbese con i suoi luoghi straordinari – afferma il maestro De Carlo – si conferma il punto di forza del festival. Organizzare eventi come questo a Viterbo e provincia costituisce un arricchimento culturale e un’opportunità turistica. Ad esempio, in Francia, da anni esistono bellissimi festival musicali che hanno sede in piccoli paesi e credo che anche qui si possa fare altrettanto. Ringrazio tutti i partner e le persone che ne hanno reso possibile l’organizzazione”.

“Siamo felici per la riuscita dell’edizione 2022 – conclude – a compimento di un’estate che anche dal punto di vista degli eventi ha segnato un fondamentale ritorno alla normalità. Ci concentriamo ora sul futuro per crescere ancora e continuare a proporre concerti di qualità. La musica barocca, che è ancora viva e attuale, merita di essere conosciuta e riscoperta sempre di più, in quanto espressione di un secolo straordinario, il Seicento, così ricco di libertà, vivacità, complessità. Il pubblico se ne sta accorgendo e non considera più un concerto barocco come qualcosa di distante, incomprensibile e superato”.

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