Escono dall’Università della Tuscia 25 criminologi investigativi

Il 25 ottobre, di fronte a due commissioni composte da docenti ed esperti, i 25 corsisti del Master in “Scienze criminologiche e forensi, investigazioni e sicurezza” (avvocati, psicologi, funzionali delle forze dell’ordine, liberi professionisti e studenti laureati in diversi corsi di laurea) hanno presentato e illustrato il proprio elaborato finale frutto di oltre sei mesi di lavoro spesi tra corso e studio individuale. In questi mesi gli studenti hanno affrontato temi quali criminologia, psichiatria, balistica e genetica forensi, tossicologia, medicina legale, tecniche e attività di polizia giudiziaria, cybersecurity, legislazione antimafia e antiriciclaggio, terrorismo interno e internazionale, il ruolo dei Comuni nella sicurezza urbana e altri ancora. Stefano Ubertini, direttore del Deim che a breve si insedierà come nuovo rettore dell’Ateneo, si è congratulato con gli studenti, augurando loro di poter raggiungere gli obiettivi professionali che si prefiggono,  con il direttore del Master professor Alessandro Sterpa e il coordinatore didattico Vincenzo Cianchella nonché con il Comitato che ha garantito l’alta qualità della formazione erogata. Giunto alla sua seconda edizione, il Master in “Scienze criminologiche e forensi, investigazioni e sicurezza” rappresenta un’eccellenza formativa nazionale che l’Università degli Studi della Tuscia ha istituito con successo insieme ad un curriculum di studi in “Investigazioni e sicurezza” sia nel corso di laurea triennale in Scienze politiche (L36) che in quella magistrale in Scienza della politica (LM62). Ciò è stato possibile grazie all’apporto dei docenti e del personale amministrativo che hanno concretizzato le proposte di ampliamento dell’offerta formativa sostenute dal professor Alessandro Ruggieri che terminerà proprio in questi giorni il proprio mandato rettorale lasciando un Ateneo che nel settore della sicurezza è divenuto un riferimento istituzionale.

Viterbo 31.10.2019