Le precisazioni date dalla direzione della ASL in merito al polverone sollevato dal consigliere Floccari relativamente alle celle frigorifere dell’ospedale ed al blocco della elisuperficie smentiscono in maniera inequivocabile quanto da lui affermato.

Non suscita meraviglia l’ennesima figuraccia di Floccari abituato a parlare senza informarsi essendo più interessato non tanto alla verità dei fatti quanto piuttosto a farsi un pò di pubblicità. Anche in questo caso, travisando l’accaduto, attacca la Direzione sanitaria ospedaliera tralasciando di sottolineare la mancata realizzazione da parte del Comune di proprie celle frigorifere, come prevede la legge, mancanza alla quale da tempo supplisce la ASL.

Dimenticando che la legge non ammette ignoranza, arriva al paradosso di accusare altri di aver avvertito con ritardo il Comune di dover realizzare quanto prescritto e che, egli stesso, avrebbe dovuto quindi sapere.

Il procurato ed ingiustificato allarme in merito all’eliporto, una delle poche strutture regionali operative notte e giorno, è ulteriore dimostrazione che al Floccari interessa più generare ingiustificati allarmismi che il bene della comunità. Gli sarebbe bastato, come avrebbe richiesto la correttezza non solo istituzionale ma anche professionale, interpellare la Direzione sanitaria ospedaliera e leggere la relazione del responsabile dell’elisuperfice per sapere come veramente stavano le cose.

Non averlo fatto testimonia che il suo attacco con fini politici che nulla ha a che vedere con la realtà dei fatti e con il ruolo che un vero interessato alla sanità dovrebbe avere e che mira a condizionare le scelte della Direzione della ASL a cui va tutto il nostro sostegno e la nostra stima per quanto si è realizzato e si sta realizzando a tutela della salute dei cittadini.

La sua richiesta di accesso ad atti, già pubblicata dalla ASL, nasce da una cultura del sospetto che nulla costruisce e che noi non condividiamo.

Ci auguriamo che Floccari desista dal suo banale intento intimidatorio e che si preoccupi più delle materie di competenza del comune in materia di sanità tra le quali non rientra certo l’ingerenza nelle problematiche gestionali della ASL che sono responsabilità unica del Direttore Generale. Vogliamo, infine, auspicare che il Sindaco, il cui silenzio inquieta, sia garante dei corretti e trasparenti rapporti istituzionali con la ASL nell’unico specifico interesse della tutela della salute, della collettività tutta di cui è garante.

 

 

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