Il Movimento Archeoetruria che presso  la Biblioteca Comunale Capotosti di Santa Marinella, per  la seconda edizione di “Archeologia al Chiaro di Luna “,il  21 agosto ore 21.40 – nel giardino della Casetta Rosa, di fronte alla suggestiva passeggiata a mare.  Presenzieranno il Sindaco Roberto Bacheca e il Vicesindaco dott. Carlo Pisacane, mentre il fondatore dell’Archeoetruria ,dott. Glauco Stracci, farà un’intoduzione alla serata. Quest’anno Il Movimento per essere sempre in linea con la filosofia che vuole divulgare le testimonianze storico archeologiche del nostro comprensorio territoriale,  avrà un ospite emerito a cui conferirà la “Targa al Merito Culturare”, il prof. Alberto Palmucci, docente presso l’ Istituto Regionale di Ricerca (I.R.R.S.A.E.) della Liguria che da ben cinquant’anni si occupa dell’origine degli Etruschi e di ricerca filologica su Virgilio e Còrito (Tarquinia). Oltre ad aver tradotto il Liber Linteus (Zagrabiensis)  e’ autore di numerosi saggi pubblicati con la “Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova”, l’ Universita’ di Genova, l’Universita’ di Bari e di Roma tre, l’Universita’ di Innsbruck, la s.t.a.s. di Tarquinia e la s.s.c . di Civitavecchia. Tra i volumi pubblicati ricordiamo: “Virgilio e Còrito-Tarquinia: La leggenda troiana in Etruria”, “Gli Etruschi di Corneto (oggi Tarquinia) fra Mito e Archeologia” e il suo ultimo lavoro del 2013, “Le origine degli Etruschi: da occidente ad oriente e da oriente ad occidente (DNA, Mito e Archeologia)” che sarà l’argomento del suo seminario. Sembra infatti che dalle analisi antropologiche del 1959 di Hugh Hencken e quelle recenti pubblicate nel 2007  “Mitochondrial  DNA Variation of Modern Tuscans Supports the Near Eastern Origin of Etruscans, American Journal of Human Genetics”  dall’equipe del  prof. Antonio Torroni dell’Università di Pavia, si può ricavare che il tipo etrusco avesse le caratteristiche mediterranee degli abitanti dell’Italia centrale, ma anche quelle orientali degli abitanti della Troade e in genere dell’Anatolia.  Queste indagini scientifiche non smentirebbero dunque  la consanguineità degli Etruschi di Tarquinia con i Troiani riportata  nell’Eneide di Virgilio.

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