Distorsioni della tibio-tarsica (2^ parte)

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Le lesioni del compartimento esterno possono essere classificate in tre gradi:

  • Nel primo grado si ha una lesione parziale del legamento, con segno del cassetto negativo
  • Nel secondo grado, oltre alla lesione completa del legamento peroneo-astragalico anteriore, si associa quella parziale del peroneo-calcaneare, con segno del cassetto positivo
  • Nel terzo si ha la lesione completa dei tre legamenti (peroneo-astragalico anteriore e posteriore e peroneo-calcaneare) con un segno del cassetto marcatamente positivo.

Nell’instabilità cronica la diagnosi si consegue già sulla base dell’anamnesi, caratterizzata da episodi distorsivi recidivanti. Il paziente riferisce dolore, difficoltà a deambulare su terreni irregolari. All’esame obiettivo si osserva tumefazione, dolorabilità alla palpazione dei legamenti lesi, limitazione funzionale.

Diagnostica per immagini
Nei casi acuti si eseguirà un esame radiografico in due proiezioni per escludere fratture malleolari, mentre nei casi di cronicità della patologia, la radiografia sarà importante per evidenziare lesioni osteocondrali secondarie. La risonanza magnetica permette, sia in fase acuta che cronica, di studiare le lesioni legamentose e le eventuali lesioni osteocondrali dell’astragalo. L’instabilità della caviglia può essere determinata mediante rx dinamiche. In proiezione laterale si effettua il test del cassetto anteriore, giudicato positivo qualora si evidenzi una traslazione dell’astragalo maggiore di 7 millimetri. Nella proiezione antero-posteriore si eseguono due radiogrammi, uno sollecitando l’articolazione in inversione e una in eversione. Risulta molto utile anche la comparazione con la caviglia controlaterale per escludere e identificare condizioni di lassità capsulo-legamentosa su base costituzionale.

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