“Se non conoscessi la sensibilità per le problematiche ambientali del consigliere Fortunato, potrei pensare che  non sia favorevole alla elettrificazione della banchine”. Queste le parole di Marco Di Gennaro, consigliere del PD, che spiega: “Le sue osservazioni  in risposta alla nota dell’onorevole Marietta Tidei sulla elettrificazione delle banchine  portuali  lasciano , per alcuni aspetti, perplessi .Il consigliere Fortunato solleva problematiche  di   “natura tecnico economica “ quali costo della elettrificazione, standardizzazione degli allacci, mancanza di una normativa nazionale, difficoltà a convincere gli armatori a spendere soldi per adeguare le proprie navi all’utilizzo dell’energia elettrica da terra . In pratica, il consigliere sembra aver fatto sue le osservazioni che in Commissione ambiente sono state presentate dal rappresentante dell’Autorità Portuale quando si è discusso di tale problema e che, oggi come allora, non mi trovano d’accordo.  Per quanto riguarda i costi della elettrificazione  oggi scesi, come afferma Fortunato, da trenta a sette milioni di euro,  credo che tale diminuzione dovrebbe essere una spinta alla  realizzazione della elettrificazione  piuttosto che motivo di elucubrazione sul perché tali costi si siano ridotti. Fatto salvo l’inevitabile adeguamento della normativa nazionale, va ricordato che  la promozione dell’energia elettrica erogata da impianti di terra è di fatto un obiettivo strategico comune a cui , come ricorda la Commissione Europea, dovrebbe mirare l’intera Unione. Proprio in questa prospettiva sia la Svezia che la  Germania hanno chiesto l’autorizzazione a continuare ad applicare sull’energia elettrica erogata da impianti di terra un’aliquota di imposta ridotta in conformità all’articolo 19 della direttiva 2003/96/CE. Tale misura, pur non compensando pienamente il maggiore onere derivante dal minor costo dell’energia prodotta a bordo delle navi , sarebbe , comunque, un incentivo per gli operatori marittimi,determinando un notevole miglioramento della qualità dell’aria della nostra città, obiettivo che, sono certo, è per tutti prioritario. Se, poi, come afferma Fortunato, l’elettrificazione della banchine è “ condicio sine qua non “ per i lavori di ampliamento del porto, credo che ne consegua che l’onere di darsi da fare per la progettazione e la realizzazione della elettrificazione sia  a carico dell’Autorità Portuale,  che non mi risulta abbia, in questi anni, fatto nulla  in proposito.   La realizzazione dell’opera da parte dell’Autorità Portuale permetterebbe, inoltre, di affidare la fornitura  dell’energia elettrica alle navi con un bando pubblico al miglior offerente con una concorrenza che andrebbe a tutto vantaggio degli operatori marittimi. Nel contesto – termina il consigliere PD – della complessiva elettrificazione delle banchine sarebbe inevitabile che venisse realizzata anche l’elettrificazione della banchina Enel, chiedere la quale, ad oggi, suona solo come una provocazione che andrebbe rivolta, con maggior ragione, ad altri”. 

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