Csp: domani 24 ore di sciopero

L’astensione indetta da Usb, Ugl e Fiadel per i rapporti con l’azienda e le criticità del porta a porta. Contraria la triplice. Gallo (Uiltrasporti): “È vero, qualche difficoltà c’è, ma si stanno vedendo i primi risultati. Se abbiamo superato con i lavoratori lo scoglio rappresentato dal rischio del fallimento, si può fare tutto”

CIVITAVECCHIA – Da un lato un accordo firmato da parte di Cgil, Cisl e Uil, dall’altro lo sciopero previsto da per l’intera giornata di domani ed indetto da Usb, Ugl e Fiadel. Civitavecchia Servizi Pubblici continua ad essere oggetto di attenzione da parte dei sindacati, oggi però divisi sulle strade da seguire. Domani sono programmate 24 ore di sciopero, dall’inizio del primo turno al termine dell’ultimo turno; astensione dal lavoro che, pur prendendo le mosse dai problemi relativi al nuovo servizio porta a porta, interesserà tutta l’azienda, nessun servizio escluso.

Tra i motivi, come spiegato da Fiadel, Usb ed Ugl, la mancata convocazione della Commissione Paritetica, ordini di servizio giudicati “illegittimi”, criticità nella rimodulazione dei servizi, turnazioni e straordinari, la convocazione di tavoli separati. Nella giornata di sciopero saranno comunque assicurati i servizi pubblici essenziali, nel rispetto della vigente normativa, attraverso l’individuazione dei contingenti minimi di personale a garanzia delle prestazioni indispensabili.  Un’astensione non condivisa dai confederali, considerato anche l’appello di Gennaro Gallo della Uiltrasporti e di Paolo Sagarriga Visconti della Cisl a non vanificare quanto raggiunto finora.

“Uno sciopero incomprensibile – ha commentato Gallo – che può essere dannoso per i lavoratori, perché non si riesce a capire dove porta. Si rischia di incrinare e compromettere tutta l’operazione fin qui svolta e che, nonostante tutto, sta iniziando a dare qualche risultato”. Gallo ha quindi ricordato come, con l’accordo del maggio 2017 – al quale si è arrivati a fatica – si è riusciti “a salvare tutti i lavoratori dall’abisso e dalla certezza del privato. Se abbiamo superato quello scoglio – ha sottolineato – si può superare tutto, con l’aiuto dei lavoratori, senza disperdere il sacrificio fatto, ma consolidando le certezze”.

Il sindacalista ha poi fatto un passaggio sull’ultimo accordo siglato qualche settimana fa per garantire l’avvio proprio del porta a porta; accordo a seguito del quale è stata restituita la giornata di solidarietà a tutti i lavoratori, non solo a quelli interessati dal servizio, ed il passaggio da part-time a full-time.

“Abbiamo cercato di ottenere benefici per tutti – ha aggiunto – partendo da sicurezza e diritti, con un servizio sperimentale con monitoraggio continuo e l’impegno a modificare le cose che non vanno. L’obiettivo finale è quello di rendere questa società in grado di operare in piena autonomia ed efficienza, rendendola il fiore all’occhiello di questa città”. Il cammino non è certo iniziato senza fatica, come ricordato poi da Gallo. “L’accordo del 2017 – ha spiegato – è stato l’ultimo tentativo fatto per mantenere i servizi pubblici e garantire tutti i posti di lavoro, cercando di migliorare la qualità. Non possiamo fallire, falliremo tutti. È stato un accordo sofferto, con impegno in primis dei lavoratori, ai quali Csp ed amministrazione hanno chiesto sacrifici per tre anni. Già la giornata di solidarietà restituita è un primo traguardo. E non è stato semplice neanche far partire il porta a porta – ha ammesso Gallo – soprattutto per i tempi stretti di fronte ai quali ci siamo trovati. Anche in questo caso, con un grande sacrificio di tutti, siamo riusciti a garantire la sicurezza dei lavoratori e l’efficienza del servizio. Certo, abbiamo dovuto ragionare, almeno per questa fase iniziale e sperimentale, con il personale a disposizione, senza poter contare su nuove assunzioni, dovendo gestire anche turnazioni notturne. Ci sono delle criticità e delle difficoltà – ha concluso Gallo – come i mezzi che andrebbero rivisti non essendo perfettamente idonei alla città, e con gli autisti costretti a scendere per aiutare il collega, ma monitorando costantemente il servizio di sicuro si vedranno miglioramenti”.

Fonte Civonline