Scoppia il caso per 220mila euro elargiti a professionisti, proprio nell’anno in cui la partecipata ha chiesto al Comune una ricapitalizzazione milionaria. Intanto arriva il terzo membro del cda.

Scoppia il caso delle consulenze per 220mila euro. A tale cifra ammonterebbero le spese per incarichi prevalentemente affidati in via diretta nel corso dell’anno 2020 all’interno di Civitavecchia Servizi Pubblici. Un’emorragia di soldi che, secondo il consigliere comunale Roberta Morbidelli, sarebbe avvenuta senza che la maggioranza di Palazzo del Pincio ne fosse al corrente. A scoprire la cifra è stato il nuovo assessore alle Partecipate, Daniele Barbieri, che ha sostituito Massimiliano Grasso dopo la crisi di maggioranza a Palazzo del Pincio.

Naturalmente il caso ha fatto rumore, ma neanche come ci si potrebbe aspettare, quasi che si sia invece in attesa di una qualche mossa per appurare se un numero tale di consulenze (e per compensi tanto alti…) possa o meno essere oggetto di indagini più specifiche.

Tutto ciò avviene mentre si sta cercando ancora di capire se Csp sarà o meno ricapitalizzata per quasi cinque milioni di euro, come chiesto dall’ex vicesindaco Grasso in una delibera votata dal consiglio comunale prima della uscita di Fratelli d’Italia e La Svolta dalla coalizione di governo.

Il comune, che sta valutando attentamente la situazione, nel frattempo ha pure pubblicato un bando per nominare il terzo membro del consiglio di amministrazione, che dovrà affiancare il presidente Carbone e la consigliera Sanfelice.

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