Nessuna soluzione dal vertice romani: i meloniani rivendicano i due assessorati occupati da Grasso e Galizia. FdI ha ribadito come non siano cambiate le cose, in termini numerici, rispetto a giugno.

 

Nulla di fatto, come era prevedibile, al vertice del centrodestra che si è svolto a Roma, con le parti rimaste sulle proprie posizione. Nessun passo in avanti quindi; bisognerà attendere al massimo lunedì per capire se ci saranno o meno margini di manovra per trovare un accordo. Al tavolo hanno preso parte il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni, che ha chiesto la convocazione, quello locale Paolo Iarlori, l’ex vicesindaco Massimiliano Grasso; e poi il coordinatore provinciale di Forza Italia Alessandro Battilocchio accompagnato dal consigliere comunale Emanuela Mari. Infine per la Lega il coordinatore di Roma e provincia Claudio Durigon, il responsabile degli Enti locali dell’area Litorale Nord Dimitri Vitali e il coordinatore locale Antonio Giammusso. Assente invece il sindaco Ernesto Tedesco che ha preso parte alla commissione congiunta in Regione sulla crisi e lo sviluppo di Civitavecchia.

Fratelli d’Italia avrebbe chiesto la motivazione politica alla base della decisione del Sindaco di estromettere il suo vice Grasso e l’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Simona Galizia, rimarcando il fatto che, in termini di numeri, non sarebbe cambiato nulla rispetto a giugno, quando il rimpasto venne sospeso in attesa di definire i rapporti tra Lega, Forza Italia e poi con il gruppo misto, dopo che gli azzurri persero due consiglieri. Due posti in consiglio erano occupati dai meloniani a giugno, e due lo sono tutt’ora, con l’avvicendamento tra Roberta Morbidelli e Giancarlo Frascarelli. Oltre alla consigliera della Svolta Fabiana Attig. Se due assessori erano previsti allora, altrettanti ne rivendica oggi Fratelli d’Italia, che chiede quindi che venga ripristinata la situazione precedente al rimpasto che ha provocato uno strappo profondo in maggioranza, con il ritorno in giunta di Grasso e Galizia, ognuno con le proprie deleghe. La Lega, con i suoi esponenti, ha cercato di ricomporre per quanto possibile la situazione, ribadendo come FdI rappresenti un alleato importante perla coalizione. Nessuna pregiudiziale né su Grasso né sui meloniani, ma resta il fatto che un assessorato è stato tolto a FdI per fare posto a Forza Italia. Per quale motivo amministrativo o politico? Non sarebbe stata fornita alcuna valida motivazione nel corso del vertice di ieri. Le parti sono quindi rimaste sulle proprie posizioni; tra oggi e lunedì i coordinatori provinciali, in particolare Silvestroni e Durigon, si aggiorneranno di nuovo per chiudere o meno la partita. Certo è che ricompattare la coalizione, con due assessori estromessi senza motivazioni politiche valide, e con i due soggetti politici – Svolta e FdI – non convocati già da qualche settimana prima alle riunioni di maggioranza, non sembra per niente facile.

Civonline

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