Usb, Ugl e Fiadel hanno indetto la riunione per lunedì prossimo alle 16 in aula Calamatta preoccupati per le informazioni ricevute dalla municipalizzata e relative ad rischio fallimento per 2 milioni di euro di passivo.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali USB – UGL – FIADEL di categoria hanno indetto  assemblea dei lavoratori di tutti i servizi della soc. CSP per  il giorno Lunedì 4 Novembre 2019 dalle ore 16,00 alle ore 18,00 presso l’Aula Calamatta per avere un mandato forte dai lavoratori finalizzato alla salvaguardia di tutte le lavoratrici e i lavoratori e dei servizi pubblici della città, dopo le informazioni ricevute dalla Csp di un reale rischio di fallimento per 2 milioni di euro di passivo.

Pensavamo che tutto procedesse bene, con la sottoscrizione dell’accordo del 19 maggio 2017 che prevedeva il monitoraggio dello stato di salute dell’azienda anche da parte dei sindacati.  CSP e sindacati confederali invece, hanno ostacolato la trasparenza dei conti e delle spese e quello di oggi è il risultato.

Di chi è la colpa di questo buco finanziario? È ciò che vorremmo sapere anche noi, lavoratori e utenti! Fino ad oggi abbiamo assistito ad un rimpallo di responsabilità tra azienda ed Amministrazione Comunale,  senza ottenere chiarezza sul bilancio e sul prossimo futuro.

Quali potrebbero essere le gravi conseguenze? A rischio non sarebbero solo i circa 400 lavoratori della Csp ma anche tutti i lavoratori del Comune in caso di default, ma anche tutti i cittadini che potrebbero subire la svendita di parte o di tutti i servizi pubblici ai privati; tutti noi stiamo assistendo agli effetti nefasti della gestione di ACEA, azienda per il 49% in mano ad imprenditori privati.

Ora alla nuova Amministrazione vogliamo chiedere di prendere immediati provvedimenti, al fine di rimettere subito in carreggiata questa CSP già in poco tempo sull’orlo del baratro, provvedimenti che nell’immediato dovranno accertare le cause e l’entità del buco finanziario  e se vi siano responsabilità da parte degli organi di vertice ma anche prevedere un piano di risanamento dell’azienda pubblica e la salvaguardia di tutti i lavoratori.

Per questo abbiamo deciso di rendere pubbliche  le nostre rimostranze e di non restare più in silenzio verso la città, per impedire che a rimetterci siano sempre gli utenti e i lavoratori.

USB, UGL, FIADEL

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