A due anni dall’apertura delle indagini per il sostituto procuratore Delio Spagnolo non ci sono abusi né anomalie: tutto regolare. Ma i comitati sono pronti ad opporsi a questa decisione. Grasso (La Svolta): “Una vicenda che assume contorni sempre più singolari” 

 

CIVITAVECCHIA – Un passo scontato quello relativo all’opposizione alla richiesta di archiviazione sul caso della realizzazione del forno crematorio avanzata dalla Procura.
I comitati cittadini che, a settembre 2016, presentarono un esposto a via Terme di Traiano non condividono affatto la decisione del magistrato Delio Spagnolo, titolare dell’inchiesta, secondo cui non ci sono abusi né anomalie nell’iter amministrativo e nella costruzione dell’impianto che oggi funziona a pieno regime, all’interno del cimitero nuovo di via Braccianese Claudia.

Nessuna irregolarità secondo la Procura, tanto da chiedere appunto l’archiviazione dell’inchiesta. Ma i comitati vanno avanti, attraverso le azioni del legale che li sta assistendo, l’avvocato Daniele Barbieri. Soprattutto alla luce delle conclusioni – rese pubbliche soltanto qualche settimana fa – della perizia del consulente tecnico della Procura, nella quale si legge che ‘‘la delibera di giunta 95/2016 è illegittima e quindi il forno crematorio è privo di una regolare licenza edilizia’’. «Siamo soddisfatti – avevano sottolineato i referenti delle associazioni ‘‘In nome del popolo inquinato’’ e ‘‘Punton de Rocchi’’, nel commentare quanto esposto nella perizia – perché di fatto questa consulenza dice che avevamo ragione, confermando che le presunte criticità sollevate sono tali. La perizia afferma categoricamente che il forno deve essere considerato un abuso edilizio poichè privo di licenza edilizia e della relativa delibera di Consiglio comunale che avrebbe potuto sanare la costruzione del progetto. Evidenzia che la delibera di giunta non è strumento istituzionale per sanare un progetto cambiato più volte, differente nella sagoma e maggiorato nella volumetria, inoltre ha delle ‘‘sviste’’ perché menziona come presente un documento della Regione invece arrivato posteriormente».
Di diverso avviso, invece, il pubblico ministero Delio Spagnolo che, a due anni e mezzo dalla presentazione dell’esposto da parte dei comitati cittadini, ha deciso invece di chiedere l’archiviazione del caso, convinto che non vi sia responsabilità alcuna e che l’intero iter sia regolare.
L’avvocato Barbieri ha già presentato richiesta per acquisire le motivazioni alla base della decisione del magistrato. Nei prossimi venti giorni, di concerto con le associazioni, verrà presentata  opposizione alla richiesta di archiviazione e sarà quindi poi il giudice per le indagini preliminari a decidere come procedere.

“Una vicenda – ha commentato il leader della Svolta Massimiliano Grasso – che assume contorni sempre più singolari. La perizia del consulente della procura non aveva fatto altro che confermare i dubbi con l’opera da ritenersi abusiva. Oggi la richiesta di archiviazione suscita ulteriori perplessità. C’è da capire – ha concluso – cosa abbia indotto il magistrato a chiedere l’archiviazione”.

fonte Civonline

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