Un nuovo Statuto e la facoltà di assumere artt. 90 e 110.

nuovo statuto

“Quasi tutti sanno cosa sia l’Associazione Agraria di Civitavecchia e di cosa si occupi in
generale, anche perché in questi anni è protagonista dello scandalo degli “usi civici” che grava su
gran parte della città e che comporta un costo di sdemanializzazione rilevante per i cittadini, ma in
pochi conoscono il suo reale funzionamento. Dall’Aprile 2015 è Presidente dell’Associazione
Daniele De Paolis, sostenuto da un lista comune tra PD, FI, ex AN e Popolari. Lo scorso 12
febbraio il Consiglio dell’Agraria con maggioranza qualificata (9 favorevoli e 2 contrari) ha
approvato un nuovo Statuto (entrato in vigore lo scorso 15 marzo) in cui si riscrivono gli Organi di
Governo e l’Organizzazione del Personale.
È da evidenziare come lo Statuto abrogato era quello del 2004 che nei contenuti era già
pionieristicamente in regola con le linee guida fissate dalla Regione Lazio con Determina n. A03941
del 2 maggio 2012.
La scrittura del nuovo Statuto è costata all’Ente 5.072,20 € in quanto “è risultato necessario
richiedere un esame di carattere prettamente tecnico-giuridico” affidato allo Studio legale Gruner-
Dinelli come da Delibera di Giunta n. 16 del 24.11.2015.
A cosa sia servita (o a chi) la stesura di nuovo Statuto?
Entrando nella lettura dell’Atto si evidenza subito come sia stato determinante per il CdA il
cambio della denominazione da Associazione ad Università, che ovviamente comporterà un’esborso
economico, pur non avendo mai contemplato l’universitas dell’intera estensione territoriale (ma
solo una parte, anche se consistente) e pur non cambiando la natura dell’Ente; infatti continuerà ad
essere un Ente Pubblico non economico (come dalla Legge 4 agosto 1894 n. 397) e al quale non
può essere conferita la personalità giuridica di diritto privato, come previsto dalla Legge 31 gennaio
1994 n. 97.
All’art. 2, attività strumentali e fini istituzionali, sono inseriti la bonifica e risanamento di siti
compromessi dal punto di vista ambientale, nonché le cave; nella sua storia l’Agraria di
Civitavecchia non si è mai occupata di queste materie, perché dovrebbe iniziare oggi? Sono in corso
acquisizioni di cave e aree inquinate da sottoporre a procedimento di bonifica? Quale sarebbe lo
scopo di tutto ciò?
All’art. 8 comma 2 par. E, si predispone che il Consiglio possa deliberare sulla “costituzione
di società o assunzione di partecipazioni nelle medesime […]” ; a che scopo un’Ente così piccolo,
senza alcuna certificazione di qualità per bestiame e coltivazioni, dovrebbe costituire una società
strumentale? Forse occorre fari il pari con le cave, magari andando a gestire un bell’impianto
energetico?
All’art. 9 comma 11, si attribuisce un’indennità di presenza al Consiglio completa e non nei
limiti del 50% di quanto previsto, per i Comuni di analoghe dimensioni dall’art. 82 comma 2 del
D.lgs n. 267 del 2000 (T.U.E.L.); vogliamo credere che questa sia una svista, tant’è che per
Presidente e Giunta l’indennità è attribuita in maniera giusta, ma l’errore rimane e dovrà essere
superato.
All’art. 10 comma 1, si dice che la Giunta è composta da “un massimo di quattro Assessori” e
non, come prevede il T.U.E.L. e s.m.i. (compresa la riforma “Delrio”) da un numero di Assessori
corrispondente a quello previsto per i Comuni con numero di abitanti pari a quello dei Soci
dell’Ente; con un numero d’iscritti poco inferiore alle 2.000 unità, al Presidente spetterebbe la
nomina di due Assessori (così come è stato fino ad oggi), mentre con questa modifica se ne
attribuiscono quattro in maniera del tutto autonoma. Qualcuno dovrà essere nominato Assessore in
virtù di quale accordo politico?
All’art 12 comma 2 par. K si attribuisce al Presidente “il potere di conferire incarichi a
contratto, ai sensi dell’art. 110 del D.lgs n. 267 del 2000” (T.U.E.L.) e al comma 5 “l’istituzione di
un apposito Ufficio di supporto al Presidente, ai sensi dell’art. 90 del D.lgs n. 267 del
2000” (T.U.E.L.). Pur essendo previsti per Legge sembra davvero eccessivo equiparare un’Ente di
così modeste dimensioni ad un Comune e alle difficoltà che possono verificarsi lungo il corso
dell’Amministrazione; finora l’Agraria non ha necessitato né di art. 110 né di art. 90, ha operato
senza difficoltà alcuna e perché d’ora in avanti dovrebbe averne bisogno?
Oltre non si fa cenno al ruolo del Segretario Generale che (come previsto dal T.U.E.L.) nei
comuni inferiori ai 100.000 abitanti esercita le funzioni di Direttore Generale. Nel nuovo Statuto
non si trova corrispondenza di questa figura ma si riscrivono gli uffici dell’Agraria come una sola
“Area Unica” gestita da un dirigente di categoria D del C.C.N.N. nelle funzioni demansionato. Che
fine ha fatto il Segretario Generale? Si pensa di volerlo assumere con incarico ai sensi dell’art. 110
del T.U.E.L., pur avendo l’Agraria già assunto con concorso pubblico nazionale un titolato a
ricoprire quel ruolo?
Tutta questa trasformazione voluta e perseguita dell’Ente a cosa serve effettivamente? Siamo
davanti ad un riordino per una sua migliore gestione oppure si nascondono le prove di un’ottima
intesa tra destra e PD da riproporre, con più definiti accordi elettorali, nel futuro di questa Città?”.

Comunicato di Civitavecchia Possibile – Comitato “Yasser Arafat” .

 

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