Coronavirus, al porto di Civitavecchia attivo il drive-in per i tamponi

Quasi mille contagiati in un giorno in Italia. D’Amato: La Sardegna faccia i test agli imbarchi”. La Asl Roma 4: “Operativi per tutti i rientri”.

«A Civitavecchia da ieri sera attivo anche il drive-in al porto (piazzale della Pace). I viaggiatori di rientro da Grecia, Spagna, Croazia, Malta e Sardegna possono recarsi in ognuno dei drive-in regionali presenti sul territorio per effettuare il test».

Lo comunica l’Unità di Crisi COVID-19 della RegioneLazio. Ieri nel Lazio, registrati 8 positivi negli aeroporti. Tre a Fiumicino e 5 a Ciampino. In Veneto 160 casi in più con tampone positivo nelle ultime 24 ore. Nuovo balzo dei contagi da coronavirus in Italia: quasi mille in 24 ore (947), mai così tanti dal 14 maggio. Nessun nuovo decesso. I casi positivi sono passati da 1.865 a 1.992. Vi sono 104 persone in più in isolamento domiciliare: il numero è passato da 6.424 a 6.528.

D’AMATO: “SARDEGNA FACCIA TEST AGLI IMBARCHI” Intanto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel corso di un sopralluogo al nuovo drive in per i controlli anti Covid allestito al porto di Civitavecchia rinnova l’appello:  «Siamo disposti a aiutare». «Rinnovo l’appello affinché la Regione Sardegna, e noi siamo disponibili ad aiutare, possa fare i test agli imbarchi perché sono molto più efficaci e soprattutto evitano il propagarsi del contagio all’interno delle navi e dei traghetti, che sarebbe complicato rintracciare successivamente». «Alla luce delle difficoltà abbiamo comunque deciso di attivare questa ulteriore postazione».

ASL ROMA 4: OPERATIVI PER TUTTI I RIENTRI AL PORTO – Il responsabile del Dipartimento di prevenzione aziendale Simona Ursino ha spiegato: “Siamo operativi in questo drive in che abbiamo allestito per tutti i rientri al porto di Civitavecchia. Ricordo a tutti gli utenti che sono disponibili anche gli altri drive in della Regione Lazio e che ci sono 48 ore per effettuare i test, anzi consigliamo addirittura di aspettare qualche giorno dal rientro per effettuarlo sempre però mantenendo le distanze di sicurezza. Questo al fine di permettere ad un eventuale infezione di emergere nei tempi previsti”.

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