borgo saline tarquinia

Il 2018 sará probabilmente un anno di grandi cambiamenti per il compendio delle Saline: come annunciato dall’Agenzia del Demanio al nostro gruppo, con l’istituto del federalismo culturale (di cui all’art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 85/2010) la proprietá sará trasferita al Comune di Tarquinia, passando peró prima dalla riscossione di quelle definite dal Direttore Roberto Reggi come “indennità di occupazione pregresse dagli utilizzatori”.
E’ anche previsto l’inserimento del compendio nel progetto “Fari ed Edifici Costieri”, per “consentirne il recupero grazie a progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili” (o almeno cosí dice l’Agenzia del Demanio).

Fatto sta che, tra richieste economiche, passaggi di proprietá e sopralluoghi senza capo né coda, gli edifici continuano a cadere a pezzi. Ad oggi nulla è stato fatto per assicurare i tetti pericolanti della ex Fabbrica Del Sale, ormai alla totale mercé di piccioni e tortore, da cui continuano peraltro a cadere anche pezzi di cornicioni e vetri. Ed il grande edificio fatiscente é il perfetto emblema della fine che, nel compendio, stanno facendo un po’ tutte le strutture, abbandonate, sporche, in via di distruzione.

Per questo torniamo a chiedere alle persone innamorate di Tarquinia un contributo: l’Agenzia del Demanio ha lanciato un concorso chiamato #FermoImmobile, che scade il 3 maggio. Basta scattare una o piú foto agli edifici delle Saline e seguire le istruzioni sul sito www.agenziademanio.it. In palio ci sono 1.000 €, ma non solo: per noi tarquiniesi c’é anche la possibilitá di attenzionare ancora le Saline, di far capire all’ente che non ci siamo dimenticati del compendio e che siamo stufi dell’atteggiamento distratto e noncurante delle Istituzioni. Cade tutto a pezzi: non possiamo piú tollerarlo!

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