Un tavolo tecnico per realizzare un piano unico del commercio. È una delle proposte emerse dall’incontro di questa mattina tra Confcommercio e Cna. Al termine commercianti e artigiani hanno esternato tutta la loro rabbia per la politica portata avanti dall’amministrazione comunale, che, a loro dire, ha prodotto una fase di stallo, con una serie di problemi irrisolti, come dehors e traffico crocieristico.
«La protesta – ha spiegato il presidente Confcommercio Vincenzo Palombo – consiste nella necessità di andare a posizionare, nonostante le risposte negative e specialmente nella zona rossa, tavoli ed ombrelloni. La cosa ci rende abusivi e ne siamo consapevoli, ma speriamo che l’amministrazione non voglia infierire». Il rischio, infatti, è che ci si trovi poi di fronte ad uno ‘‘sciopero fiscale indotto’’.
«La proposta – ha aggiunto – è quella, dopo un tavolo con gli operatori, di una conferenza dei servizi con le associazioni e con tutti coloro che hanno titolo a rilasciare le autorizzazioni, per arrivare ad un regolamento condiviso». E chiedono entro settembre una bozza di regolamento di dehors e chioschi. Nel frattempo chiediamo un incontro immediato con il Sindaco «il quale – ha aggiunto Palombo – se non ha attorno a sè le persone giuste dovrà farsi carico di cambiare squadra». Ma non c’è solo la questione dehors. I commercianti lamentano le tante difficoltà con cui convivono.
«Eppure – ha ricordato uno di loro – siamo noi l’economia di questa città». L’abusivismo dilagante ed incontrollato, un flusso turistico male intercettato, servizi inadeguati. I problemi sono tanti, «basta immobilismo e demagogia – hanno tuonato – occorre intervenire». Perché per molti il rischio fallimento o chiusura è dietro l’angolo.
Alcune proposte sono state lanciare da Fabio Posocco, della Cna. «L’istituzione di un punto informativo gestito dalla Pro Loco a piazza Calamatta – ha spiegato – per promuovere la città, l’estensione della raccolta differenziata in centro, perché è vergognoso vedere quotidianamente quello scempio, fermate intermedie delle navette a Porta Livorno e Varco Fortezza perché, ad esempio, l’unica fermata a largo della Pace non consente ai membri dell’equipaggio di scendere a Civitavecchia per il troppo tempo che impiegano a raggiungere il centro. Cartellonistica e segnaletica adeguate». Necessario intervenire, secondo Posocco, sull’abusivismo; lo lamentano gli stessi commercianti che si trovano a dover combattere contro chi, davanti alle proprie vetrine, vende di tutto in modo incontrollato.
Così come serve mettere un freno alla «caccia al turista a largo della Pace – ha concluso – chiarendo anche la questione Ncc».

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