Comunicato D’Ottavio FI Civitavecchia

Non rispondere a chi ha dato vita ad una tragica amministrazione comunale, perconcentrarci invece sul creare una valida alternativa, è il modo che preferiamo
per fare politica. Ma se abbiamo evitato di replicare al Consigliere (ancora lo
è?) La Rosa, non possiamo fare altrettanto dopo le esternazioni del suo collega
Righetti. Il quale suona la carica ai 5 stelle dando l’impressione di non
vedere quello che accade: la stragrande maggioranza parte dei civitavecchiesi,
anche quelli che a livello nazionale vi votano, vi vogliono a casa (come
accaduto a Roma per le municipali a maggio) e già qualche alto dirigente, da
voi portato e celebrato, sta abbandonando la nave cercando impieghi in altri
lidi, visti i vostri fallimenti.

Ora, non servirà raccontare altrefrottole. Noi non ci abbiamo mai creduto, ma anche i civitavecchiesi che lo
hanno fatto una volta nel 2014 non ci ricascheranno di nuovo. Ci avete parlato
di soldi sporchi di sangue quando noi vi dicevamo che la centrale o la si
chiudeva e si bonificava il sito oppure andava ritrattata la convenzione: è finita
con voi a raccattare qualche spicciolo per chiudere il bilancio, abbonando
trecento milioni di euro ad Enel per gli investimenti da fare e arrivando addirittura a
restituire alla stessa società, caso unico in Italia, dieci milioni.

Avevate promesso un’amministrazionetrasparente ed aperta a tutti è diventato il palazzo più chiuso d’Italia: avete
sempre deciso nelle segrete stanze le strategie, sempre più chiusi anche alla
vostra stessa maggioranza, come dimostra l’incredibile serie di dimissioni di
vostri esponenti. Tutto venuto alla luce, comprese le accuse di aggressione, di
boicottaggi personali, di mobbing politico: chissà se non arrivino altre novità
prima della fine dell’anno, chi scherza con il fuoco prima o poi si brucia.

Ma il massimo della non
trasparenza e del falso ambientalismo lo avete manifestato con il forno
crematorio, facendo di tutto pur di non far esprimere i cittadini, alla faccia
degli slogan sull’uno vale uno. Quanta ipocrisia…

Avessero
almeno un successo da sventolare, già sarebbe qualcosa: ma i fallimenti sono
venuti uno dietro l’altro, dall’albergo a Fiumaretta all’accordo con la
autorità portuale, passando per il “risanamento” (s’è visto…) delle partecipate:
decine di famiglie rovinate da chi non ha pagato neanche i fornitori,
senza contare tutti quelli che ancora devono prendere la liquidazione. Ma
chi parla, non si vergogna di nulla?

Non c’è stato un progetto di sviluppo per la città, non è stato creato un postodi lavoro, senza parlare di decoro urbano. Con voragini sempre più
clamorose e rubinetti
all’asciutto, oltretutto per giungere ad una fine che ci è
costata 20ml€ di soldi che si potevano risparmiare, in una azienda privata sareste stati inseguiti. Un disastro certificato mentre i
suonatori del Titanic, cioè i 5
stelle superstiti, cianciano di sistemazione dei conti: ma per favore…

Non sarà
certo rifacendo qualche strada (stiamo seguendo il tutto attentamente…a buon intenditor poche parole) che riuscirete a far dimenticare cinque
anni di disastri. Si avvicina il momento della verità, cioè il confronto
pubblico attraverso le elezioni di fine mandato. A meno che qualcuno non lo
voglia fare prima: come diceva un vecchio allenatore? “Magara”!