Terminal del Gusto, si scatenano i timori e le preoccupazioni dei commercianti locali. Gli esercenti, in modo particolare quelli del centro, non sembrano aver appreso con sollievo la notizia che da settembre ci sarà uno store permanente all’interno del porto storico: un’iniziativa, quest’ultima, presentata la scorsa settimana da Coldiretti, e mirata ad intercettare il flusso turistico di crocieristi e passeggeri per proporre loro le specialità enogastronomiche della nostra regione, con la possibilità di degustarle ed acquistarle. Nell’ambito dell’ufficializzazione del progetto sono prontamente arrivate le rassicurazioni per i commercianti locali, anzi: l’idea era quella che i prodotti a Km zero avrebbero suscitato anche il loro interesse; ma altrettanto prontamente sono arrivate le preoccupazioni. Queste ultime, in particolare, sono incentrate sull’eventualità che il Terminal crei una “barriera” tra il porto e la città, fermando i turisti all’interno dello scalo portuale e facendo in modo che non escano da quest’ultimo, limitando quindi fortemente i loro acquisti in giro per la città. A farsi portavoce di questi timori è il dottor Vincenzo Palombo, Presidente della Confcommercio di Civitavecchia. “L’intenzione di Coldiretti – ha spiegato il Presidente dell’associazione dei commercianti – è quella di creare un polo di qualità che punti alla promozione di prodotti tipici di tutto il territorio, quindi a Km zero. La preoccupazione che noi, come Confcommercio, abbiamo già sollevato e che deriva dalle attività commerciali, è quella che fondamentalmente si stia istituendo all’interno dell’area portuale un center che carpisca l’attenzione dei crocieristi che arriveranno nel nostro scalo, limitando quindi ulteriormente quelle che potranno essere le loro uscite all’esterno del Porto. La preoccupazione di tutti è quella di avere una ulteriore barriera tra l’utente che si dirigerà per fare shopping all’interno delle attività commerciali della nostra città rispetto a quanto avviene nel porto, che rischia di diventare in questo modo una nicchia separata rispetto alla città. Ho chiesto personalmente e pubblicamente all’assessore dettagli in merito a questa operazione della quale siamo venuti a conoscenza soltanto pochi giorni fa e la rassicurazione è stata quella che, innanzitutto, ci saranno soltanto degustazione e vendita di prodotti tipici particolari. L’alternativa che noi ci auspichiamo è quella che attraverso l’uscita della nuova riorganizzazione del Welcome Center che ci sarà a Largo della Pace, ci sia veramente, sia da parte dell’Autorità Portuale che dell’amministrazione comunale, una joint venture per creare quei presupposti per portare realmente i crocieristi in giro per la città, sia per il discorso culturale, perché comunque Civitavecchia ha da far vedere tante cose, partendo dalle terme e dalla rivalorizzazione del nostro centro storico, sia, perché no, per un discorso di shopping e di enogastronomia. Significherebbe sicuramente chiudere un anello che da troppi anni in questa città è aperto ed è mancante”.