In un incontro pubblico con il Comitato S.O.L.E. la Regione Lazio si dichiara assolutamente contraria agli inceneritori. Si attendono atti concreti per fermare l’iter autorizzativo in itinere del mega-inceneritore proposto al confine tra Tarquinia, Civitavecchia ed Allumiere.

Grande partecipazione dei rappresentanti istituzionali del territorio all’incontro promosso dal Comitato S.O.L.E. che si è svolto ieri, presso la Regione Lazio, con l’Assessore alle Politiche Abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e Impianti di trattamento, smaltimento e recupero, Massimiliano Valeriani.
All’incontro erano infatti presenti, come da noi espressamente richiesto, i Sindaci e i Consiglieri Regionali dei territori interessati dall’impatto dell’Inceneritore che come è noto A2A Ambiente SPA vorrebbe realizzare nel comune di Tarquinia – in stretta prossimità con i comuni di Civitavecchia ed Allumiere.
Il Comitato ha richiesto l’incontro nell’intento di rappresentare le vive preoccupazioni dei cittadini verso questa ennesima servitù tossica che si vorrebbe realizzare, con lo scopo di ottenere atti concreti e tangibili che garantiscano esito negativo alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale che invece, attualmente, procede senza reali ostacoli il suo iter. Ovviamente il discorso e le valutazioni sono stati estesi alla sciagurata ipotesi di realizzazione di impianti di incenerimento su tutto il territorio regionale e non limitatamente alla zona attualmente sotto attacco.
Nel corso della riunione si sono registrate le posizioni contrarie al progetto dei Sindaci dei comuni di Tarquinia e di Allumiere e dei rappresentanti del Comune di Civitavecchia che, per i propri ambiti di responsabilità, stanno formalizzando i pareri contrari delle proprie amministrazioni da presentare nell’iter procedurale. L’assessore Valeriani, e tutti i Consiglieri Regionali presenti, hanno espresso più volte la loro netta contrarietà al progetto dell’inceneritore ed hanno sottolineato come il Piano Regionale dei Rifiuti – sia l’attuale che quello in fase di approvazione in Consiglio Regionale – non preveda fabbisogno di ulteriori impianti di incenerimento dei rifiuti.
Nell’esprimere soddisfazione per la contrarietà espressa dalla totalità dei decisori istituzionali, per contro dobbiamo, però, esprimere profonda perplessità rispetto alle loro affermazioni che non è possibile intervenire in alcun modo rispetto ad un iter amministrativo che dà invece la possibilità a privati (!), di proporre progetti come quello della A2A, senza alcuna possibilità da parte della politica di fermare sul nascere tali proposte. Ma su questo non intendiamo indietreggiare di un passo e torneremo ad incalzare l’Assessore ed i Consiglieri regionali affinché si impegnino ad approvare una soluzione normativa che possa dare tranquillità ai territori interessati ed interrompa i procedimenti in itinere.
Inoltre i consiglieri Blasi e Porrello, concorde il consigliere De Paolis, hanno manifestato l’intenzione di presentare durante il consiglio regionale del 20 novembre p.v., una mozione che sancisca la volontà della Regione Lazio di votare contro l’inceneritore.
Resta pertanto la ferma volontà da parte del Comitato e dei Cittadini che si oppongono a questo nuovo attacco ad un territorio da troppo tempo martoriato da servitù tossiche, di proseguire la propria mobilitazione fino a che la politica non darà certezze ad un NO, finora solo pronunciato, attraverso atti concreti.
La prima delle prossime iniziative sarà la partecipazione dei cittadini e dei comitati locali al prossimo Consiglio Regionale del 20 novembre p.v. sul problema dell’emergenza dei rifiuti nel Lazio.
Non demorderemo – la politica se ne faccia una ragione – perché siamo consapevoli che la strada è ancora lunga e ne va del futuro della nostra terra.

Comitato S.O.L.E.

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