Nonostante il mal tempo, tantissimi cittadini si sono raccolti attorno ai tavoli per sottoscrivere i 5 quesiti. E ora si può firmare anche presso l’ufficio anagrafe del Comune.

Una nuova primavera è arrivata in città: i cittadini sembravano aver riscoperto un valore della partecipazione.
Intorno ai  banchetti del Comitato referendario le persone si sono raccolte per firmare, informarsi ed essere coinvolti nelle decisioni che riguardano la nostra cittadina, senza distinzioni politiche. Destra e sinistra, passando per il centro, donne e uomini favorevoli alle privatizzazioni (nessuno in verità) e contrari, tutti insieme si sono confrontati sul futuro di Santa Marinella. Protagonista assoluto è stato l’impegno civile contro le privatizzazioni di fatto e contro il futuro impoverimento di Santa Marinella.
Lo spirito referendario ha già vinto, riportando in città quella voglia di essere partecipi, di essere parte attiva della vita sociale e politica.
Lo scenario politico ha reagito immediatamente: Sinistra Democratica si è detta favorevole ai referendum, con la sottoscrizione di diversi esponenti, ed anche il PD cittadino ha chiesto di aprire un confronto formale sui project.
In realtà non si capisce chi effettivamente voglia queste privatizzazioni.
A soccorrere la maggioranza sono arrivati comunicati di sigle non ben identificate.
Ma Tidei si metta l’anima in pace: la città vuole esprimere la propria opinione e pretende progetti condivisi per un futuro migliore, ecologicamente ed economicamente sostenibile. Anche il patetico tentativo di velocizzare le pratiche di alienazione è sintomatico del nervosismo di chi ci amministra.
Sabato 3 ottobre il Comitato dei cittadini per i referendum “Santa Marinella per il Bene Comune” sarà di nuovo sotto i portici per raccogliere le sottoscrizioni dei santamarinellesi.
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