Apprendiamo dai media quanto avvenuto alla vigilia elettorale ad Ostia, ad opera di un candidato di Casapound che ha distribuito dei pacchi alimentari con dentro  addirittura un fac-simile della scheda elettorale con il suo nome e foto in bellavista.

La nostra Associazione, che quotidianamente viene contattata da cittadini disperati, che vengono poi da noi indirizzati  verso Enti, Associazioni ed Onlus che operano prettamente nel settore del sostegno ai poveri, resta basita di fronte all’uso fatto da una parte politica del cibo, bene primario e sacro.

Dal 2016 è in vigore una legge importantissima, a prima firma dell’On. Maria Chiara Gadda, che ha finalmente normato il recupero delle eccedenze alimentari, permettendo il recupero e la donazione di tonnellate di cibo buono e sano (la cui corretta applicazione la nostra Associazione segue con interesse), attraverso Associazioni caritatevoli ed esattamente individuabili.

Aldilà di logiche e schieramenti politici che non ci interessano, ci auguriamo che la magistratura e il Ministero

possano fare luce al più presto su questa penosa e preoccupante vicenda,  perchè, che si tratti o meno di  “corruzione elettorale” e di “voto di scambio”, la distribuzione di pacchi di generi alimentari a famiglie in difficoltà economica, contenente l’indicazione al voto, resta una pagina davvero molto triste che ci auguriamo di non dover rivedere nei prossimi mesi di campagna elettorale per le elezioni regionali e politiche, ormai alle porte.

 

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